Pitbull fuggono in strada e seminano il panico

Dopo alcune ore una squadra accalappiacani ha catturato gli animali

Un pitbul a Vairano
Un pitbul a Vairano
di Antonio Borrelli
Venerdì 27 Gennaio 2023, 09:25
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È accaduto di nuovo, a solo un mese dall'ultimo terribile e analogo episodio. Tutto accade nella località periferica Montano di Caianello.

Due pitbull riescono a uscire dal recinto di un'abitazione nella frazione Cipriani di Teano e si danno alla fuga. Percorrono chilometri e chilometri, fino ad arrivare nella località a ridosso del centro abitato di Caianello.

Indisturbati, scorrazzano fino all'area di un'attività commerciale molto frequentata. Qui aggrediscono un gatto che si trovava nel cortile posteriore del negozio: in pochi secondi lo sbranano facendo a brandelli il corpo del felino. Sono scene cruente alle quali assistono diverse persone: è in quel momento che viene seminato il panico.

Alcuni presenti lanciano l'allarme, mentre altri urlano per la paura di un'aggressione mettendosi al riparo. Pochi minuti dopo arrivano i carabinieri della stazione di Vairano Scalo e gli agenti della Locale di Caianello.

Soltanto dopo alcune ore una squadra accalappiacani che cattura gli animali, prima di riconsegnarli ai proprietari - i quali sono stati però identificati dai militari. In tanti, infatti, si solo chiesti cosa sarebbe potuto accadere se i pitbull avessero improvvisamente aggredito famiglie o bambini. Solo lo scorso dicembre a Pietramelara, in località Aprovitola, il cane di una famiglia residente venne attaccato da altri due pitbull. Anche in quella occasione in pochi minuti i cani sbranarono e smembrarono letteralmente l'animale, davanti agli sguardi attoniti di alcuni cittadini, che poi hanno temuto il peggio prima di rifugiarsi in casa e chiamare i soccorsi. Secondo alcune testimonianze bastó poco perché i due cani azzannassero anche le persone distanti pochi metri. E anche a dicembre i militari hanno vagliato la posizione dei proprietari di quei cani.

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Ma cronache analoghe di aggressioni e tragedie sfiorate sono sempre più frequenti, al punto da poter legittimamente parlare di «emergenza». Pochi giorni fa a Vitulazio in una mattina di gennaio come tante una donna ha vissuto attimi di terrore. In via Kennedy un cane randagio, di piccola taglia ma dal temperamento aggressivo, si è scagliato contro la malcapitata lacerando persino i suoi leggings con diversi morsi alle gambe. Solo per fortuna e per la sua prontezza di riflessi, la donna è riuscita a dileguarsi e allontanarsi, mettendosi in salvo e costringendo il cane a mollare la presa.

Ad agosto scorso, invece, a Cellole, un'intera colonia felina venne annientata da un branco di cani randagi. Undici gatti, alcuni dei quali domestici: questo il bilancio della strage. Ma la violenza di cani domestici tocca anche il loro stesso trattamento: ad Alife, ad esempio, un cane è stato trovato legato con una catena e abbandonato alle intemperie. Dopo la scoperta di queste condizioni, la proprietaria è stata denunciata dalla Polizia locale con l'accusa di maltrattamenti di animali. Secondo l'articolo 544-ter del codice Penale sul maltrattamento di animali - che prevede la reclusione da 3 mesi a 18 mesi o la multa da 5mila a 30mila euro - alla donna è stata inflitta anche una pesante sanzione. Con l'aumento esponenziale di segnalazioni e denunce dei cittadini dell'alto Casertano, i comuni stanno cominciando a studiare una migliore gestione. A Vitulazio il comune ha realizzato in un terreno una gabbia per i cani randagi. L'obiettivo è quello di rinchiudervi tutti gli animali pericolosi che verranno segnalati sul territorio. A Pietramelara, invece, da un anno è stata istituita una task-force del Comune con l'unità veterinaria Asl di Vairano Scalo per recuperare, sterilizzare e microchippare i randagi.
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