È un evento atteso da due anni e mezzo. E per l'occasione è stata sospesa la circolazione ferroviaria. Avviata e portata a compimento l'operazione di costruzione dei pali di fondazione e delle spalle di sostegno del nuovo Ponte Vapore. Per consentire gli scavi, le trivellazioni intensive e lineari lungo la massicciata ferroviaria e le colate di cemento, non è stato consentito per motivi di sicurezza il transito dei convogli tra Caserta e Cancello scalo. Soppressa e isolata completamente la fermata di Maddaloni Inferiore.
«A dispetto degli scettici - dice il sindaco Andrea De Filippo - l'intera operazione è stata resa possibile solo dopo l'autorizzazione della Prefettura che ha dato il via libera ai lavori di domenica e alla circolazione straordinaria delle betoniere». Collocati 19 piloni, sul versante Maddaloni e 13 sul versante Cancello nelle adiacenze della vecchia struttura posta sotto sequestro dalla Procura della Repubblica. Reggeranno le travi di sostegno del nuovo ponte a quattro corsie (due per ogni senso di marcia). «Finalmente accolte - commenta Angelo Lustro, segretario provinciale della Filt-Cgil - le richieste trentennali dei sindacati di eliminare tutte le minacce per la sicurezza della circolazione ferroviaria esistenti tra Caserta e Napoli via Cancello. È dal 2002 che denunciamo l'arretratezza infrastrutturale che pesantemente rallentano al circolazione».
Il nuovo ponte consentirà il ritorno in esercizio della ex provinciale Nola-Caserta che collega l'Area metropolitana di Napoli con le provincie di Caserta e Benevento. Ma consentirà soprattutto di velocizzare la circolazione ferroviaria collegando Maddaloni Inferiore con la stazione dell'Alta velocità Napoli-Afragola in soli 12 minuti. Intanto, è stata completato un altro intervento complesso: il collocamento di un ponte parallelo temporaneo. Prima prefabbricata e ora già messa in esercizio la trave telescopica, ignifuga e antifulmini, per far viaggiare fuori terra il metanodotto ad alta pressione, l'acquedotto, la rete telefonica e la fibra ottica. Per centrare l'obiettivo, cioè «eliminare le interferenze tra sottoservizi», azione propedeutica alla demolizione del vecchio manufatto, sono stati necessari oltre quattro mesi per costruire la trave telescopica ed ottenere i permessi. «Nonostante le proteste - spiega l'assessore ai Lavori pubblici, Giuseppe D'Alessandro - solo apparentemente i lavori sembravano fermi.