Precari, sos al ministro: «Cattedre, stop ai vincoli»

I prof scrivono a Valditara, in mille rischiano di restare senza cattedra

Il sit-in dei precari
Il sit-in dei precari
di Daniela Volpecina
Mercoledì 6 Settembre 2023, 09:48
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«Negata la possibilità di un incarico annuale a migliaia di docenti, intervenga il ministro Valditara», così i professori di sostegno precari delle scuole secondarie di secondo grado della provincia di Caserta nella lettera inviata ieri a Roma. Gli insegnanti, inseriti nelle Gps (Graduatorie scolastiche provinciali), si sono visti "scavalcare" dai neo immessi in ruolo, per effetto di una deroga alla normativa che impone un vincolo triennale per i neo assunti che, dopo un anno di docenza in trasferta, hanno potuto presentare istanza di assegnazione provvisoria per poter rientrare in sede.

Una decisione, beninteso legittima, che tuttavia ha deluso le aspettative dei precari che ora rischiano di rimanere a casa per l'intero anno scolastico.

Da qui il sit-in di protesta, tenuto lunedì davanti alla sede dell'Usp provinciale, e l'appello al ministro. «In assenza di qualsivoglia limitazione alla concessione di tali assegnazioni si legge nella lettera - le cattedre residuali per le nomine a favore dei docenti di sostegno inseriti in Gps si sono ridotte, relativamente alle scuole secondarie di secondo grado, da 439,5 ad appena 52, come si evince dal bollettino pubblicato sul sito dell'Ufficio scolastico regionale in data 1 settembre.

Si fa presente altresì che il numero dei prof iscritti nella sola prima fascia è pari a 675. L'impossibilità per tali docenti di presentare la Mad (messa a disposizione), così come previsto dalla circolare numero 43440 del 19 luglio scorso, determina una intollerabile situazione di disoccupazione senza possibilità di soluzione, poiché vi è stato un improvviso mutamento della normativa di riferimento in assenza di qualsivoglia tutela». Poi un riferimento agli studenti con disabilità «ai quali sostengono verrà negato il diritto alla continuità didattica». Infine un pacchetto di richieste: «Chiediamo al ministro misure urgenti che possano normalizzare la situazione paradossale che si è venuta a creare in questa provincia, l'eliminazione, per l'anno in corso, dei vincoli che ingabbiano i soggetti interessati all'interno delle stesse Gps, non consentendo loro possibilità alcuna di essere destinatari di un qualsivoglia incarico di docenza nel contesto scolastico. Rivendichiamo inoltre l'adozione di un regolamento ad hoc che imponga un limite di posti dell'organico di fatto utilizzabili per le assegnazioni provvisorie a favore dell'accantonamento di un numero congruo di cattedre a disposizione dei precari in graduatoria».

Chiamati in causa anche i sindacati che oggi si riuniranno d'urgenza per affrontare il tema: «È inaccettabile dice Giovanni Brancaccio, segretario di Cisl scuola - che colleghi in possesso del titolo di specializzazione debbano essere lasciati a casa a fronte del fabbisogno delle scuole, che comunque non è soddisfatto, di insegnanti di sostegno. Qui sono in gioco i diritti degli alunni, prima ancora di quelli, legittimi, dei docenti. Sulla primaria in particolare contiamo, in base ai nostri calcoli, oltre 220 incarichi in meno rispetto allo scorso anno, nella secondaria di secondo grado ben 206. Alle medie i posti per incarichi annuali rispetto all'anno scorso sono diminuiti di quasi 100 unità. Sono tagli che non si giustificano con le sole assegnazioni provvisorie».

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In sintonia Antonio Di Zazzo, segretario Uil scuola: «La protesta dei precari è legittima ma non credo che le responsabilità possano essere imputate esclusivamente al rientro in sede dei neo immessi in ruolo. Ciò che contestiamo come Uil è il sistema adottato dall'Usp per calcolare i posti in deroga. A fronte di un incremento degli alunni con disabilità, il Provveditorato quest'anno ha autorizzato infatti un numero inferiore di posti e così facendo non solo non ha soddisfatto le esigenze delle scuole ma penalizzerà anche gli alunni». Si pronuncerà soltanto dopo la riunione di oggi invece il segretario dello Snals, Francesco Gresini, che si limita a dire: «C'è bisogno di fare chiarezza su un tema complesso per scongiurare il rischio di ulteriori danni innescati dalla disinformazione». «Stiamo analizzando i dati del bollettino dice Ornella Fontanella, nuovo segretario provinciale della Flc Cgil per poi valutare le azioni da mettere in campo. Il nodo dolente è legato al fatto che nel contratto nazionale non esiste una soglia di sbarramento per le assegnazioni provvisorie. La situazione è critica ma i precari avranno il nostro supporto e faremo di tutto per tutelarli». E intanto i docenti disoccupati si preparano ad una nuova manifestazione di protesta e preannunciano possibili azioni legali per veder riconosciuti i propri diritti.
 

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