Due gip, quello del Tribunale per i minorenni di Napoli e quello ordinario del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, hanno confermato la misura cautelare in carcere per i due fratellastri arrestati mercoledì scorso, autori del ferimento di un pugile di 16 anni, e individuati dopo un tempestivo intervento dei carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile della locale Compagnia.
I militari, in breve tempo, sono riusciti a rintracciare i due fratellastri di 29 e 17 anni: uno resterà nella comunità dei Colli Aminei di Napoli e l'altro nel carcere sammaritano, come deciso dai giudici dopo l'udienza di convalida.
Vittima dell'accoltellamento - avvenuto nei pressi del centrale istituto scolastico Novelli il sedicenne che, come ricostruito dagli inquirenti, era stato accerchiato da una baby gang i cui componenti sono in via di identificazione.
Dalle parole si è passati ai fatti e nella lite uno degli aggressori avrebbe estratto un coltello ferendo il ragazzo, giovane promessa del pugilato. Sembra che alla base della contesa ci sia proprio una ragazza e che già precedentemente ci fosse stato un litigio tra il pugile e un suo coetaneo. Impegnato nella difesa l'avvocato Andrea Piccolo.
L'episodio ha provocato preoccupazione nella comunità e soprattutto fra gli studenti dell'Isiss, con una forte maggioranza di donne, molte delle quali scappate via nel momento in cui è scoppiata la lite ma il rapido intervento dei carabinieri è stato decisivo per individuare i due autori del ferimento. L'arma usata dal feritore non è stata ancora ritrovata. Le condizioni del ragazzo accoltellato, ancora ricoverato in ospedale, sono buone e nelle prossime ore dovrebbe essere dimesso. Una vicenda che riporta il tema della violenza in primo piano, soprattutto la violenza gratuita, quando alla base ci sono futili motivi e che ha un grave precedente, quello di Gennaro Leone un giovane pugile ucciso a Caserta durante la Movida. Per questo omicidio è stato condannato in primo grado, un altro giovane che attende il verdetto di secondo grado.