Multe e proteste. Sono sempre sotto pressione i grandi condomini. Da una parte picchia duro il «Nucleo Ambiente e territorio»: la squadra dei vigili urbani, riorganizzata per debellare lo sversamento abusivo o irregolare dei rifiuti solidi urbani, che continua a colpire a tappeto tutti i grandi agglomerati abitativi responsabili di utilizzo del suolo pubblico per l'ordinario conferimento e persino l'abbandono di rifiuti. Dall'altra, c'è la protesta degli amministratori di condominio. «Questo comune - commenta Giulio Carfora, ex candidato a sindaco del M5S e amministratore di numerosi codomini - perseguita i grandi agglomerati privati sanzionando, anche con multe che superano agevolmente i mille euro, chi non rispetta le regole. Salvo dimenticare clamorosamente di distribuire i contenitori e peggio ancora di spazzare, sanificare, pulire le aree adibite a deposito dei rifiuti. C'è un doppio smacco: si è sanzionati se un condominio non allestisce la piazzola di conferimento. Ma sempre il condominio deve farsi carico dell'abbandono dei rifiuti fatto dagli operatori».
La mancanza di spazzini e il numero ridotti di automezzi per la raccolta impongono operazioni di rimozioni veloci: portati via i rifiuti differenziati resta una discarica permanente nei luoghi di sversamento. Conclude Carfora: «Multati se inadempienti oppure insozzati. Questo ente locale scarica le sue carenze sempre e solo sugli utenti».
Non è una polemica ma una guerra: molte unità immobiliari hanno impugnato le contravvenzioni ritenendole non fondate e causate dall'inadempienza del gestore del servizio di igiene ambientale.
La «battaglia dei contenitori carrellati» dovrebbe avere le settimane contate.
«Nell'attesa del nuovo sevizio - precisa Salvatore Liccardo, ex assessore all'Ecologia - serve un'azione di contrasto della cultura dell'impunità. Le abitudini, consolidate nel tempo, sono trasformate in diritti acquisiti. Condomini, privati e negozi debbono sapere che non ci si può più appellare a pratiche di tolleranza perché così fan tutti. Più che alla punizione amministrativa siamo sempre stati interessati all'azione di deterrenza».