Caserta, Palazzo reale, corso per cura e tutela dei giardini storici

La Reggia tra le sedi scelte dal Mim per la formazione di 220 partecipanti

Caserta, Palazzo reale, corso per cura e tutela dei giardini storici
Caserta, Palazzo reale, corso per cura e tutela dei giardini storici
di Lidia Luberto
Sabato 13 Aprile 2024, 09:20
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"Oltre il giardino. Maturare competenze" è il titolo del programma gratuito di formazione continua e aggiornamento professionale sulla cura e gestione dei parchi e giardini storici che è cominciato ieri nel nuovo spazio convegni della Reggia. La Reggia di Caserta, insieme alla Reggia di Venaria, al Museo nazionale di Villa Pisani, a Villa Durazzo, al Giardino della Villa Medicea di Castello e a Villa Buonaccorsi, è, infatti, una delle sedi prescelte per il corso executive.

L'iniziativa del ministero della Cultura è finanziata dall'Unione europea e promossa dal Servizio VIII del Segretariato generale con la collaborazione del Servizio I della Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali, curata e realizzata dalla Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, con il supporto di Apgi, l'Associazione parchi e giardini d'Italia.

L'evento, riservato a 220 partecipanti selezionati con bando pubblico, è finalizzato ad approfondire le conoscenze teoriche sul verde storico sul piano normativo, tecnico, progettuale, gestionale e integrate con attività pratiche all'interno di parchi e ville del patrimonio culturale italiano per sviluppare competenze. Il percorso, dedicato a figure professionali la cui formazione, che finora, ha riguardato ambiti disciplinari eterogeni, mira quindi a costruire una base di conoscenza solida e concreta del giardino storico, in uno scenario reso oggi complesso dalle relazioni con le problematiche ambientali, con le nuove tecnologie e con l'adozione di innovativi modelli gestionali. E il confronto diretto con i professionisti che operano alla Reggia e le attività laboratoriali predisposte sono finalizzate allo sviluppo di competenze tecnico-specialistiche e trasversali.

La Reggia, peraltro, come si precisa in un comunicato diffuso ieri, «ha lavorato, negli ultimi anni, per una tutela e valorizzazione programmata del Parco reale sul medio e lungo termine. Il "museo verde" è custode di un patrimonio storico e artistico, ma anche, e soprattutto, vegetale e animale. Per l'istituto del MiC si tratta - si legge - di una pianificazione complessa, che deve contemperare le esigenze di fruizione con quelle di salvaguardia. Un approccio che impone consapevolezza e responsabilità, ecosostenibilità e promozione dello sviluppo della biodiversità, ispirato ai principi dell'Agenda 2030. L'istituto prosegue la propria attività nel porre sempre maggiore attenzione ai parchi e ai giardini storici, fragili eredità da salvaguardare per le loro caratteristiche identitarie, per le problematiche di sicurezza, per i cambiamenti climatici e per la loro funzione di lascito alle generazioni future».

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Oggi, dopo l'intensa giornata di lavoro di ieri, il corso proseguirà, dalle 9, con l'attività pratica sul tema scottante relativo a "L'intervento di riqualificazione del filare dei lecci della via d'acqua", a cura di Tiziana Maffei (direttrice generale della Reggia), di Alberto Minnelli (docente UniBo), di Paola Viola (servizio Salvaguardia e valorizzazione del complesso parco). Quindi si passerà, alle 11, alla fisiologia della pianta e la potatura degli alberi monumentali, a cura di Davide Neri (docente Politecnico delle Marche), di Alberto Minelli (docente UniBo), della ditta Maisto (addetta alla manutenzione del "museo verde") e, alle 12, alle potature con approfondimento sulla "sagomatura doppio filare di lecci", a cura di Alberto Minelli, della ditta Maisto, di Patrizia Pulcini, direttrice lavori, e di Paola Viola. Al termine, intorno alle 14.30, attività laboratoriale sugli indicatori attività monitoraggio e nuova gestione, a cura della Fondazione Scuola beni e attività culturali, di Tiziana Maffei e di Patrizia Pulcini.

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