Rilancio Reggia e Parco ora il bando per il restyling dell'Acquedotto carolino

Previsto il recupero delle sorgenti del Fizzo

L'Acquedotto carolino
L'Acquedotto carolino
di Lidia Luberto
Mercoledì 14 Giugno 2023, 07:31
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Nuovo bando (il secondo) Pnrr della Reggia. Dopo quello relativo al Bosco di San Silvestro, la procedura di gara appena pubblicata riguarda l'affidamento dei servizi di ingegneria e architettura per il progetto di fattibilità tecnico-economica, di indagini e di rilievo per il recupero e la valorizzazione delle sorgenti del Fizzo e dell'Acquedotto carolino. L'importo previsto dei lavori è di 3.250.000 euro, mentre quello per i servizi di progettazione è di 625.190,77 euro. L'intervento è inserito nella Missione 1, Componente 3 Turismo e Cultura 4.0, Misura 2, che ha destinato alla Reggia 25 milioni di euro per l'attuazione del progetto "Interventi di restauro e valorizzazione del complesso del Parco della Reggia di Caserta".

Quattro le componenti progettuali previste: tutela e salvaguardia del Bosco storico e delle strutture architettoniche della Reale Tenuta di San Silvestro (bando in scadenza il 26 giugno); questa, appunto, del recupero e valorizzazione delle Sorgenti del Fizzo e dell'Acquedotto Carolino, e altre due, non ancora partite, relative alla realizzazione di un nuovo sistema di irrigazione del Parco Reale e rigenerazione delle praterie e al restauro, recupero e valorizzazione della Via d'acqua (fontane monumentali, peschiere, vasche e bacini).

Tale secondo finanziamento è finalizzato all'adeguamento funzionale dell'impianto di captazione dell'acqua per la sua corretta gestione lungo il percorso dell'acquedotto, a servizio non solo della Reggia, ma anche del territorio che attraversa, dalle sorgenti del Fizzo fino alla grotta artificiale situata sulla Cascata grande. L'Acquedotto, che attraversa i territori fra le province di Benevento e Caserta ed è lungo circa 38 km, rappresenta una delle opere di ingegneria e architettura più maestose e sofisticate, presenti in Italia.

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Esso rientra nel generale piano di rinnovamento urbanistico e architettonico che Carlo di Borbone affidò a Luigi Vanvitelli. Il Maestro doveva realizzare una struttura che fosse capace di fornire acqua al palazzo, ai giardini, alla nuova città che andava formandosi e di incrementare il seicentesco acquedotto di Carmignano che alimentava Napoli, nonché servire i numerosi opifici, mulini, fontane e peschiere presenti lungo le aree suburbane. Nel 2010 l'Acquedotto passò dall'Agenzia del Demanio alla Soprintendenza di Caserta e Benevento. E, poi, in seguito all'approvazione del "Progetto di riassegnazione e di restituzione degli spazi del Complesso della Reggia alla loro esclusiva destinazione culturale, educativa e museale", è arrivato nelle competenze della Reggia.

I responsabili della Reggia, nel pubblicare il bando, sottolineano la necessità di conoscere la struttura architettonica e il suo attuale stato di conservazione. Sarà dunque indispensabile, prima di poter partecipare, approfondire, «la mappatura del tracciato, con indagini morfologiche, geologiche, geotecniche, idrologiche, idrauliche, sismiche, di evoluzione storica, di destinazioni urbanistiche, di valori paesistici, architettonici, storico-culturali, di archeologia preventiva, di vincoli normativi».
La procedura consentirà, così, per la prima volta, «di comprendere con precisione il percorso del canale permettendo di intervenire in caso di criticità e di malfunzionamento». Visita dei luoghi prima di presentare l'offerta per l'operatore economico interessato, pena l'esclusione. I sopralluoghi, possibili nei giorni 27 e 28 giugno, saranno svolti previo appuntamento da richiedere sulla piattaforma telematica, entro il 26 giugno.. Le offerte dovranno essere presentate fino alle ore 17 del 10.07.23.

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