Comunali a Caserta, Salvini supporta Zinzi
e torna nel capoluogo ma Fi e Fdi tacciono

Comunali a Caserta, Salvini supporta Zinzi e torna nel capoluogo ma Fi e Fdi tacciono
di Lia Peluso
Sabato 7 Agosto 2021, 09:27 - Ultimo agg. 18:21
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Il leader nazionale della Lega, Matteo Salvini, sarà di nuovo a Caserta martedì. Una nuova tappa a distanza di circa due settimane e questa volta sarà in visita privata alla caserma Ferrari Orsi, sede della brigata bersaglieri Garibaldi. La venuta di Salvini servirà per spingere ancora una volta sul candidato sindaco del centrodestra, Gianpiero Zinzi sul cui nome il vertice nazionale di Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia ancora non ha dato il via libera in maniera ufficiale.

La campagna elettorale degli altri candidati sindaco sta proseguendo ma non mancano le stoccate al sindaco uscente e candidato del centrosinistra, Carlo Marino, senza risparmiare neppure Zinzi. A puntare il dito è stato, ieri, il candidato della coalizione dei movimenti civici Speranza per Caserta, Io firmo per Caserta e Per, Romolo Vignola il quale, socialista di estrazione politica, ha stigmatizzato il trattamento riservato dalla maggioranza che sostiene Marino all'ex assessore Raffaele Piazza. 

«Le continue dimissioni in seno all'amministrazione comunale di Caserta dimostrano, e confermano ancora una volta, che la giunta delle eccellenze o delle competenze - ha spiegato Vignola - è solo frutto di annunci elettorali.

Abbiamo perso il conto, in cinque anni, di quanti assessori sono cambiati sotto la guida del sindaco Marino e quanti cambi di casacca ci sono stati, probabilmente per rispondere a determinate logiche. Per quanto riguarda le dimissioni di Piazza (prima come assessore e l'altro giorno come consigliere onorario), dispiace che l'orgoglio e l'identità socialista non siano degnamente valorizzati in questo pseudo centrosinistra ricordando a me stesso i valori di 200 anni di storia di un glorioso partito che si ispira a temi come la giustizia sociale, le esigenze dei cittadini, le libertà individuali».

«Per quanto riguarda il candidato Zinzi - ha aggiunto Vignola - dovrebbe rappresentare ufficialmente la Lega, ma il simbolo non viene indicato nemmeno sulla propaganda elettorale. Forse per non apparire come probabile e futuro sindaco leghista di una città del Sud Italia». La questione del simbolo non è secondaria all'interno del centrodestra perché, in più occasioni, è stata rimarcata anche da esponenti della stessa coalizione la necessità di puntare su civiche.

Il candidato sindaco Ciro Guerriero ha confermato che sarà in campo con la sola lista Caserta Kest'è e in una lunga e dettagliata lettera si è presentato agli elettori e ha illustrato, nella stessa, anche gli obiettivi programmatici. «Ci mettiamo in gioco - ha affermato Guerriero - con una sola lista, per spazzare via, in un solo colpo, chi da decenni tiene in ostaggio la città». 

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Nell'ambito delle liste che si stanno organizzando c'è stato qualche cambiamento. È questo il caso del movimento Noi Autonomi e Partite Iva che ha un nuovo coordinatore provinciale a Caserta. Si tratta del commercialista Roberto Eduardo. Il battesimo politico di Eduardo è la candidatura per il consiglio comunale di Caserta con Pio del Gaudio e ha affermato: «Una competizione che riempie di orgoglio per una campagna elettorale che porteremo avanti per i cittadini e per le imprese, partite Iva e autonomi. La mia candidatura è per sostenere ogni iniziativa per il rilancio delle categorie professionali e imprenditoriali, un tessuto produttivo vitale per la città di Caserta».

È ufficiale il nome della lista a cui stanno lavorando i consiglieri comunali Donato Tenga e Domenico Guida e l'assessore Alessandro Pontillo: si chiama Radici casertane e sosterrà Marino. «Esiste la città di Caserta ed esistono anche e soprattutto le frazioni - hanno spiegato gli animatori della lista -. In questo grande mosaico di antichi borghi che la compongono, esistono cittadini di ogni borgo, esistono le identità ed esistono le tradizioni. Noi dobbiamo essere fieri di essere cittadini casertani, delle nostre tradizioni, delle nostre particolarità, della nostra lingua, della nostra memoria storico-culturale, del nostro territorio, delle nostre diversità, anche interne, e dobbiamo essere la città che consenta di mettere radici profonde, le radici casertane di cui tutti dobbiamo essere fieri».

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