Sassi contro la chiesa e scritte blasfeme, l'allarme del prete: «Episodi ripetuti»

La pietra scagliata nell'ufficio parrocchiale, solo per un caso nessun ferito

Sassi contro la chiesa e scritte blasfeme, l'allarme del prete: «Episodi ripetuti»
di Nadia Verdile
Venerdì 23 Febbraio 2024, 08:45 - Ultimo agg. 16:58
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Mercoledì sera, alla Parrocchia San Vincenzo Martire di Briano, sfiorata la tragedia. Alle 20.30 un sasso di grandi dimensioni è stato lanciato all'interno dell'ufficio parrocchiale dove stava ancora lavorando don Stefano Sgueglia insieme a due suoi collaboratori. «Un atto vandalico che solo per miracolo spiega il parroco non ha prodotto una tragedia. In quella stessa sala si svolgono tante attività e dove è piombato il sasso, in genere, c'è sempre seduto qualcuno».

Una pietra, scagliata dalla strada che collega via Fratelli Bandiera con piazza Fiorillo, ha frantumato il vetro del finestrone che è rovinato su don Stefano, seduto alla scrivania, e solo per poco la pietra non ha colpito un giovane presente. «Al momento dell'accaduto continua don Stefano - c'erano con me due giovani collaboratori in ufficio e sono corsi immediatamente fuori ma non c'era più nessuno.

Immediato è stato l'intervento dei carabinieri e la vicinanza del nostro padre vescovo Pietro che ci ha espresso tutta la sua solidarietà».

Briano, Sala e San Leucio sono negli ultimi mesi al centro di azioni di micro e macro criminalità. Dagli atti vandalici ai danneggiamenti e furti di automobili. Il grido di allarme era stato lanciato anche dallo chef Ciccio Vitiello. «In via Sciascia continua il parroco c'è un pezzo di strada che non sbuca. Qui si riuniscono, incontrollati, gruppi di ragazzi che fumano anche il non lecito, bevono, si ubriacano, fanno schiamazzi e infastidiscono anche le suore che qui gestiscono una casa di riposo per anziani. Spesso capita che le suore si ritrovino all'interno dei loro spazi bottiglie vuote lanciate dall'esterno, arance e sassi».

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Qualche giorno fa su uno degli ingressi della casa monastica erano state scritte parole blasfeme e bestemmie. «Se la telecamera che è presente in zona fosse stata funzionante aggiunge don Stefano forse non avremmo avuto queste azioni. Ho segnalato anche in passato al sindaco Marino e al prefetto Castaldo il pericolo in cui versa questa parte della borgata. Ai responsabili di questo gesto lancio un nuovo e accorato appello affinché si presentino e trovino vie costruttive per combattere la noia, evitando azioni dannose per il territorio e per tutti coloro che lo abitano. Rivolgo nuovamente un invito alle istituzioni civili perché intervengano tempestivamente, installando un sistema di videosorveglianza ad hoc sull'intero territorio della nostra borgata. Gesta simili possono lasciare segni indelebili ed è non più procrastinabile un'azione per prevenirli. A chi avesse prove che le consegni a me e o alle forze dell'ordine».

L'ufficio parrocchiale è un luogo attraversato da bambini, giovani, adulti, famiglie e anziani, luogo di incontro e di lavoro della comunità. In queste ore si sta procedendo a mettere in sicurezza lo spazio, garantendo così a tutti un ambiente in cui sentirsi al sicuro e protetti. «C'è un grande problema di sicurezza in queste frazioni dice Mattia Atzori del Forum dei Giovani -, una microdelinquenza messa in campo da giovanissimi che restano impuniti e l'amministrazione comunale è distratta. È necessario che ci sia un sistema funzionante di videosorveglianza. Dalle mie pagine social più e più volte ho lanciato l'allarme ma nessuno ascolta».

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