Qualcuno a Caserta era già sceso in strada, a piedi o in auto, bandiere alla mano, per festeggiare lo scudetto del Napoli che sembrava cosa fatta. Esplosi anche botti e fuochi di artificio. E invece, il gol di Dia della Salernitana ha stoppato sul nascere la grande gioia dei tifosi azzurri che vivono in città. Un lieve fastidio più che una delusione: perché la festa è solo rinviata, a mercoledì notte o probabilmente a giovedì notte quando si giocherà Udinese-Napoli o di qualche altro giorno al massimo.
Il terzo scudetto poteva arrivare già ieri e anche a Caserta l'attesa è stata spasmodica. Il lungo countdown per l'ora x è iniziato alle 12. C'era Inter-Lazio e i romani non dovevano vincere per aprire la strada alla matematica vittoria in campionato del Napoli.
Comincia la partita: le nuvole coprono il cielo, qualche goccia di pioggia bagna le tante bandiere sferzate dal vento che sventolano sui balconi. Torna il silenzio carico d'attesa. Il primo tempo finisce 0-0 poi, poco dopo le 16, Olivera trova il vantaggio per gli azzurri. Può essere il gol scudetto e il suono della gioia aumenta di intensità. All'esterno dei tanti bar e centri scommesse che trasmettono la partita, decine di avventori si abbracciano entusiasti. Qualcun altro, che non tifa Napoli, si limita ad osservare la gioia altrui.
Al Monumento ai Caduti di Caserta, tradizionale sede delle feste sportive in città, ci sono già una volante della polizia, due pattuglie dei carabinieri e una della municipale. Anche la Digos sorveglia il posto. La macchina della sicurezza è imponente ed entra in funzione ben prima del triplice fischio al Maradona. Manca ancora mezz'ora ma le trombe cominciano a suonare sempre di più scandendo il ritmo dell'attesa dei tifosi napoletani. Dieci minuti alla fine della partita è tutto pronto per la festa. Qualcuno si anticipa: a piedi o in macchina, bandiere alla mano, si avvia verso via Unità Italiana. Un venditore ambulante comincia ad allestire la bancarella azzurra in viale Beneduce. Manca poco poi, Dia segna per la Salernitana. Torna il silenzio: si spera ancora, mancano ancora dieci minuti. Ultima azione il Napoli ci prova: niente. Finisce 1-1. La festa è rimandata. L'atmosfera di giubilo però resta. Le bandiere azzurre continuano a sventolare sui balconi. I festoni appesi ai palazzi restano al loro posto. Pian piano le forze dell'ordine lasciano il Monumento.
Nei bar si commenta la partita. Ci si prepara a vivere una domenica sera diversa da quella che in tanti si aspettavano. Tutto è solo rinviato. Domani presumibilmente, la prefettura rimodellerà il piano sicurezza alle nuove esigenze. Perché la festa che avrebbe dovuto svolgersi in una domenica pomeriggio del weekend del primo maggio, ora si svolgerà probabilmente nel mezzo della settimana e di notte. E bisognerà gestire anche quella. Sul profilo sicurezza, qualora il Napoli invece dovesse festeggiare lo scudetto domenica ci sarebbe da fare i conti anche con la contemporaneità del match al "Pinto" della Casertana contro la Palmese.