Scuola a Caserta, lavori fai da te alla "Don Milani" «Priorità sicurezza»

Il preside della Don Milani paga ditta per interventi: "Noi inascoltati da in attesa da sei mesi"

Alla Don Milani interventi fai da te
Alla Don Milani interventi fai da te
di Daniela Volpecina
Mercoledì 8 Novembre 2023, 08:21
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Infiltrazioni in una delle due aule, nel corridoio di ingresso e anche nei bagni. Chiude per inagibilità il plesso dell'infanzia della Vanvitelli nella frazione di Casola. A verificare e certificare il danno strutturale sono stati i vigili del fuoco sollecitati dalla dirigenza scolastica che da circa dieci giorni aveva segnalato al Comune il rischio di una perdita di acqua dal solaio. Le piogge degli ultimi giorni, a quanto pare, non hanno che peggiorato una situazione già precaria da tempo.

«Il problema delle infiltrazioni - spiega la preside Rosaria Prisco - esiste in realtà fin dal 2013, da prima che il plesso di via Risorgimento fosse accorpato alla Vanvitelli, ma evidentemente non è mai stato affrontato in modo definitivo.

I vigili del fuoco hanno riscontrato infatti che la guaina sul tetto era completamente sollevata e che il soffitto era totalmente impregnato. Sembra che ci vorranno un po' di giorni prima che si asciughi e si possa intervenire. Piogge permettendo».

Da qui la chiusura dell'edificio fino a quando i tecnici del Comune non avranno effettuato i lavori di ripristino e l'appello all'amministrazione a individuare una sede alternativa per i ventidue bimbi, di età compresa tra i 3 e i 5 anni, rimasti senza aula. Possibilmente a Casola o nelle frazioni limitrofe per limitare i disagi alle famiglie.
«Una possibile soluzione - aggiunge la dirigente - potrebbe essere quella di trasferire gli alunni nelle due aule vuote attualmente disponibili nel plesso di San Benedetto della Vanvitelli ma solo a condizione che il Comune metta a disposizione una navetta gratuita per garantire un servizio di trasporto». Una ipotesi che la stessa preside definisce di ultima istanza considerata l'età dei bambini. «Meglio sarebbe - precisa - ospitare gli alunni nella primaria di Casola ma ciò comporterebbe un lavoro di adeguamento dei servizi igienici, le cui dimensioni devono essere ridotte per bimbi così piccoli».

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Dal Comune però fanno sapere che gli uffici tecnici si sono già attivati, su impulso dell'assessore ai lavori pubblici, Massimiliano Marzo, per risolvere la problematica e che già questa mattina ci sarà un primo intervento per ripristinare le condizioni di sicurezza. L'obiettivo è quello di isolare elettricamente la plafoniera posta nell'atrio e verificare l'idoneità dei servizi igienici situati a sinistra dell'ingresso, in un'area non interessata dalle infiltrazioni. Ciò per consentire una ripresa delle attività didattiche già domani. Le aree in cui si è verificato il gocciolamento continueranno invece ad essere inibite all'uso in attesa di un miglioramento delle condizioni meteo per i lavori di impermeabilizzazione del solaio.
«Questo ufficio - si legge in una nota diramata nel tardo pomeriggio di ieri dal Comune alla dirigente scolastica - aveva già effettuato un sopralluogo in data 6 novembre, quindi prima dell'intervento dei pompieri, e incaricato la ditta appaltatrice di intervenire appena le piogge lo avrebbero consentito».

 

Tra gli interventi urgenti da effettuare l'amministrazione segnala anche l'eliminazione delle infiltrazioni nella palestra della Lorenzini in viale Cappiello e la pulizia delle grondaie alla primaria di vicolo Abbagnano a Tuoro. Disagi intanto anche alla primaria Don Milani del parco degli Aranci. Qui segnalate non solo infiltrazioni ma anche pavimenti sollevati. «Le perdite sono copiose nell'archivio della scuola - fa notare il dirigente Francesco Mezzacapo - dove l'acqua ha quasi raggiunto il quadro elettrico che gestisce tutti gli impianti dell'istituto. È così da un po', il Comune ne è al corrente, speriamo intervengano al più presto».

Diverso il caso dei pavimenti sollevati nell'atrio, negli uffici e nelle classi per i quali il preside ha agito in autonomia, finanziando i lavori con i soldi della scuola. «Ho segnalato più volte la problematica negli ultimi sei mesi - spiega - non potevo più aspettare. Il rischio di incolumità e di infortuni per il personale e gli studenti era troppo alto e così sono stato costretto a destinare alla manutenzione risorse che dovrò sottrarre ad altre attività scolastiche». I lavori al pavimento sono già iniziati e costeranno all'istituto quasi 5mila euro. Tra le richieste del preside all'amministrazione anche una verifica del funzionamento dell'impianto caldaia e un controllo in merito allo stato di salute e alla stabilità di un albero, alto quasi diciotto metri e mai potato, che si trova proprio all'ingresso dell'istituto.
 

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