Si torna a scuola ma non ci sono i certificati di staticità degli edifici

La denuncia dei dirigenti che invocano anche la manutenzione

Si torna a scuola ma non ci sono i certificati di staticità degli edifici
Si torna a scuola ma non ci sono i certificati di staticità degli edifici
di Daniela Volpecina
Sabato 16 Settembre 2023, 09:07
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Lezioni al via nella quasi totalità delle scuole questa settimana ma la metà dei plessi comunali ha riaperto i battenti senza disporre del certificato di igienicità e staticità. A denunciarlo sono i dirigenti scolastici che da settimane sollecitano il Comune per ottenere la documentazione necessaria. «È pur vero fanno notare i presidi che in passato ci veniva consegnato un certificato di collaudo collettivo, uguale cioè per tutti gli istituti, malgrado questi fossero stati realizzati in epoche diverse, con materiali e tecniche differenti e soprattutto situati in aree ben distinte ma almeno era possibile entrarne in possesso prima della ripresa delle attività didattiche. Ora invece siamo stati costretti a riaprire senza alcuna garanzia».

Disagi e polemiche anche per i lavori di manutenzione ordinaria "mancati". Sono almeno venti infatti i plessi in cui, malgrado le richieste dei dirigenti scolastici, non è stato fatto nessun intervento. «Avevo chiesto un controllo ai soffitti negli istituti di Ercole e Puccianiello - spiega Antonio Varriale, dirigente della Collecini - a causa della caduta di alcuni calcinacci ma non si è visto nessuno. Stesso dicasi per la manutenzione ordinaria. Abbiamo ripreso senza che ci fosse un minimo di intervento legato alla riparazione e alla sostituzione di neon, maniglie, rubinetteria, scarichi dei bagni e neanche il taglio dell'erba. Si tratta di piccoli lavori che sono fondamentali in un ambiente che ospita bambini. Speriamo che intervengano al più presto e soprattutto che ci siano ancora fondi disponibili. Allo stato infatti noi presidi non conosciamo l'entità delle risorse appostate in bilancio per l'edilizia scolastica».
Nessun intervento neanche nei plessi della Vanvitelli come denunciato anche attraverso i social da molte famiglie.

Dai tombini scoperti alle voragini presenti nel cortile del plesso di piazza Ungaretti al Parco degli Aranci all'erba incolta della primaria di via Galatina a San Clemente dove insiste anche un campetto abbandonato al degrado e inutilizzabile.

Tra i disagi segnalati anche le infiltrazioni alla palestra, tuttora inagibile, della scuola media, e l'inesistenza del refettorio nei plessi della primaria che costringe i bimbi del tempo pieno a mangiare tra i banchi. E ancora cumuli di rifiuti nell'infanzia di Casola dove alcuni spazi sono inutilizzabili in quanto occupati da materiali di risulta e vecchi arredi abbandonati. Erba alta e incolta anche all'asilo comunale di viale Beneduce che ospita bimbi molto piccoli. In questo caso, hanno fatto sentire forte la propria voce i genitori che temono conseguenze sul piano igienico-sanitario. Dovrebbe riaprire i battenti lunedì invece la scuola dell'infanzia di via De Cillis a Casolla.

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«Qui - spiega il dirigente scolastico della Don Milani, Francesco Mezzacapo - erano in corso interventi al tetto della mensa per far fronte ad una infiltrazione». Annunciata per il 18 anche la riapertura della primaria di Casolla. Dal Comune intanto fanno sapere che i lavori attualmente in corso all'infanzia e alla primaria De Amicis termineranno entro due mesi. Le opere, iniziate quattro anni fa, stanno riguardando la messa in sicurezza e l'efficientamento della copertura ma anche l'adeguamento dell'impianto di scarico delle acque meteoriche.

L'intervento è realizzato nell'ambito del Pics (Programma integrato città sostenibile) di Caserta Por Fesr 2014-2020 Asse X Sviluppo urbano. Per effetto di questi cantieri, dieci classi sono state delocalizzate in piazza Cavour tra i mugugni di quei genitori che hanno almeno due figli e che sono costretti a fare da spola ogni giorno tra le due sedi, una delle quali, quella di corso Giannone, è disciplinata anche dall'attivazione del dispositivo di ztl che rallenta ulteriormente la corsa di queste famiglie. Da qui la richiesta di un pass gratuito per bypassare la pedonalizzazione oppure una navetta che faccia tappa nei due plessi all'inizio e alla fine delle lezioni per ridurre i disagi di questi genitori. Sul caso si è espresso anche il consigliere di opposizione Maurizio Del Rosso evidenziando che esistono oggettive difficoltà, legate al traffico, agli ingorghi e alla mancanza di parcheggio, pure in piazza Cavour. Non solo lavori e manutenzioni, dirigenti e genitori chiedono al Comune anche più sicurezza in prossimità dei plessi. In attesa che venga ufficializzata la figura dei nonni civici, che affiancheranno i vigili urbani davanti alle scuole all'inizio e alla fine delle lezioni, il sindacato Cisas, in una nota inviata al Comune, ha chiesto di impiegare per questo scopo i percettori del reddito di cittadinanza.
 

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