Marcianise, una seconda vita
per la ex Olivetti e Molini campani

Marcianise, una seconda vita per la ex Olivetti e Molini campani
di Emanuele Tirelli
Sabato 6 Agosto 2022, 08:09 - Ultimo agg. 14:55
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Una è di 300mila metri quadrati. L'altra di circa 40mila, con un corpo di fabbrica su 11 livelli. La ex Olivetti si trova nell'agglomerato di Marcianise e nell'area antistante sono iniziati gli interventi di pulizia e sfalcio dell'erba da parte della squadra dei lavoratori di pubblica utilità. La ditta Molini campani, operante dal 2007, è stata dichiarata fallita nel 2019 e si trova ad Aversa Nord. Per queste due aree il consorzio Asi Caserta ha domandato al Ministero per lo Sviluppo economico se esistono o meno contributi, e il loro eventuale ammontare, assegnati e percepiti da tutti coloro che in questi anni si sono susseguiti nella detenzione o nel possesso di ciascuna delle due. Si tratta di un passaggio determinante per portare a compimento la procedura di riacquisizione dei siti e per restituirli alla comunità dando loro nuova vita. Reinserirli nelle dinamiche produttive, economiche e sociali di Terra di Lavoro è infatti uno degli obiettivi principali dichiarati dalla presidente del consorzio, in quella che definisce pure un'azione di contrasto alla criminalità.

«Nei siti che si trovano in stato di abbandono da troppo tempo l'attività cessata non è mai ripresa né è stata sostituita da altro tipo di iniziativa industriale», spiega infatti Raffaela Pignetti. «Con l'ultimazione del procedimento di riacquisizione puntiamo al recupero e alla destinazione delle aree per un uso compatibile con le esigenze produttive, ispirato a criteri di innovazione e sostenibilità.

Recuperare tali spazi e restituirli alla comunità industriale, oltre a essere un dovere morale, è un obbligo procedurale che tutti dovrebbero seguire. Le procedure di riacquisizione fanno parte dell'azione di risanamento intrapresa da questo ente. La lotta alla criminalità continua la presidente si conduce anche attraverso il recupero di siti abbandonati che potrebbero diventare oggetto di speculazioni immobiliari e finanziarie. Le aree potrebbero essere destinate a diventare modelli di rigenerazione sostenibile, innovazione, transizione ecologica ed energetica. Il passo successivo sarà quello di identificare nell'area casertana spazi da destinare alla produzione cinematografica vista l'ormai nota presenza nella zona industriale del set della serie televisiva L'amica geniale».

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Il consorzio ha dato avvio al procedimento di riacquisizione dei lotti di entrambe le aree seguendo la vigente legge regionale, dove c'è scritto che «le Asi competenti per territorio hanno la facoltà di riacquisire i suoli e gli stabilimenti industriali o artigianali ivi realizzati attraverso procedura espropriativa». Inoltre possono farlo «decorsi ventiquattro mesi dalla data di cessazione dell'attività produttiva senza che la medesima attività sia stata ripresa, oppure senza che sia in atto un progetto dl ristrutturazione o di riconversione documentato». Considerando la storia di ex Olivetti e Molini campani, i tempi sono già trascorsi. La prima, in particolare, dalla realizzazione negli anni Settanta con la firma degli architetti Marco Zanuso ed Eduardo Vittoria, ha visto l'inizio della dismissione nel 2010.

Il testo della legge riporta che il procedimento è possibile anche laddove «non sia intervenuta alcuna richiesta di autorizzazione di cessione per altra iniziativa produttiva». Le due procedure sono già partite: qualche mese fa per la ex Olivetti, poche settimane fa per Molini campani. Adesso ad accomunare i due siti è questo passaggio ulteriore che il consorzio sta compiendo contemporaneamente per entrambi. Per ripensare il ruolo degli agglomerati industriali finalizzato alla rigenerazione sostenibile, Asi Caserta ha intrapreso infatti un'attività di ricerca in sinergia con l'Università della Campania «Luigi Vanvitelli», in particolar modo con il dipartimento di Architettura e Disegno industriale. La ricerca pone al centro alcune ex fabbriche come la Olivetti comprese tutte le aree di pertinenza oggi in un avanzato processo di abbandono. Ed è un lavoro che a settembre verrà presentato al presidente della Regione, Vincenzo De Luca. 

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