CantaNapoli a Sanremo: martedì 6 febbraio il libro in edicola gratis con Il Mattino

Da Ernesto Murolo a Geolier e The Kolors, tutti i protagonisti partenopei all'Ariston

La copertina di CantaNapoli
La copertina di CantaNapoli
di Enzo Gentile
Sabato 3 Febbraio 2024, 08:42 - Ultimo agg. 4 Febbraio, 12:31
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Sanremo 2024 si avvicina, martedì sera le trenta canzoni si presenteranno agli italiani e quest'anno la rappresentanza campana è folta e agguerrita con Geolier, che riporta il napoletano in gara dall'alto del titolo di artista più venduto in Italia dell'anno scorso; The Kolors, trionfatori dell'estate dei tormentoni; la rapper irpina BigMama (3 su 30, il 10% esatto, una gran bella quota).

Niente di meglio, allora, che rileggere la storia del Festival della canzone italiana da Napoli, dalla Campania: è quello che fa Napoli a Sanremo, il libro che «Il Mattino» regalerà martedì ai suoi lettori.

Un libro - curato da Federico Vacalebre, inviato di lungo corso a Sanremo e capo della redazione Cultura e Spettacoli di questo giornale - prezioso, sorprendente, che racconta, edizione per edizione, nome per nome, canzone per canzone, polemica per polemica, il contributo ad un Festival che è nato...

napoletano. Non vi sorprendete, ma è così. Sanremo usò per la prima volta la parola «festival» a Capodanno 1931, quando Ernesto Murolo ed Ernesto Tagliaferri organizzarono un «Festival napoletano» al casinò. La gara non c'era ancora, ma in platea sedeva Amilcare Rambaldi, giovane floricultore e futuro partigiano. Dato il suo contributo a liberare l'Italia dalla barbarie nazifascista il Cnl gli chiese idee per rilanciare il casinò. Lui si ricordò di quel festival partenopeo, ne parlò con il direttore (napoletano) della sala da giochi, che ne parlò con la Rai a Torino... Nel 1951 nacque il Festival della canzone italiana, l'anno dopo Napoli copiò Sanremo che aveva copiato Napoli e... debuttò il Festival della canzone napoletana.

Nel saggio di Vacalebre e negli articoli del prezioso archivio (anche fotografico) de «Il Mattino» rivivono storie, testi e melodie. I vincitori (il primo è Nunzio Gallo nel 1957, poi Peppino Di Capri due volte più un premio alla carriera, Massimo Ranieri, gli Avion Travel; tra i Giovani i Neri per Caso, Rocco Hunt, Lele), sono uno degli argomenti centrali delle pagine, ma dentro davvero c'è di tutto. Lo sapevate ad esempio che, nel 1954 Totò firmò «Con te», portata al nono posto da Achille Togliani e la coppia Natalino Otto-Flo Sandon's e si arrabbiò molto per il piazzamento? O che nel 1981 Troisi arrivò nella terra dei cachi, su invito della Rai, e se ne andò subito perché gli fu comunicato che non doveva parlare nel suo sketch di religione, politica e terremoto in Irpinia? Spiegò che rinunciava non sapendo «se recitare Carducci o Pascoli».

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E ricordate che dietro il premio alla carriera a Roberto Murolo del 2002 c'era una campagna lanciata proprio da Vacalebre su queste pagine e corroborata da articoli a firma Baglioni, Vecchioni, Venditti, Paoli, Ranieri... No? Quegli articoli sono raccolti nel volume, come altri a firma dello stesso Murolo, di Renato Carosone, Pino Daniele, Claudio Mattone, Avion Travel, Nino D'Angelo, Gigi D'Alessio, Peppe Lanzetta, Alessandro Siani e degli inviati che si sono succeduti in riviera: Angelo Cavallo, Lello Greco, Generoso Picone, Pietro Treccagnoli...

Napoli a Sanremo resterà in edicola da martedì per tutta la prossima settimana, per tutta la durata del Festival. Ma sarà meglio prenotarlo, prenderlo già la mattina del 6 febbraio. Il sold out è annunciato e poi... inizia Sanremo.
 

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