La corrispondenza Filangieri-Franklin: un dialogo illuminante tra l’Italia e gli USA

Ne parlerà un docente della Federico II all'Università della Pennsylvania

Filangieri e Franklin
Filangieri e Franklin
Mercoledì 15 Novembre 2023, 18:04 - Ultimo agg. 16 Novembre, 08:09
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Il 16 novembre 2023, alle ore 17.15, il McNeil Center for Early American Studies dell'Università della Pennsylvania ospiterà il seminario del professor Amedeo Arena dell'Università  Federico II di Napoli dal titolo "The Filangieri-Franklin Correspondence: An Enlightening Dialogue Between Italy and the USA". L'incontro si propone di approfondire lo scambio epistolare, avvenuto tra il 1782 ed il 1788, tra l’illuminista napoletano Gaetano Filangieri ed il costituente americano Benjamin Franklin.

Organizzato dalla National Italian American Foundation (NIAF) grazie al Dr. A. Kenneth Ciongoli Colloquium Endowment, questo incontro ha ricevuto il patrocinio del Ministero della Cultura, del Consolato Generale d'Italia a Filadelfia, dell'American Philosophical Society, del Museo Civico Filangieri di Napoli, dalla Historical Society of Pennsylvania, della Sbarro Health Research Organization e dell'Accademia Filangieri Della Porta.

L’incontro si aprirà con gli indirizzi di saluto di Cristiana Mele, Console Generale d'Italia a Filadelfia; Robert Allegrini e Julia Kennedy, rispettivamente presidente e direttrice per le borse di studio della National Italian American Foundation; Antonio Giordano, fondatore e presidente della Sbarro Health Research Organization e Board member della NIAF; e David Brigham, al vertice della Historical Society of Pennsylvania. Ann E. Moyer, docente di storia presso l'Università della Pennsylvania, assumerà il ruolo di moderatrice.

Antonio Giordano ha dichiarato: «Come docente e medico italoamericano e presidente della Sbarro Health Research Organization, attiva sia negli Stati Uniti che in Italia, sono orgoglioso di partecipare a questo incontro, che celebra i profondi legami tra Italia e Stati Uniti.

Figure come Philip Mazzei, Cesare Beccaria e soprattutto Gaetano Filangieri hanno un forte significato identitario per la comunità italoamericana. Negli ultimi anni ho avuto il piacere di partecipare a diverse lezioni tenute dal professor Arena su questo tema. Sono curioso di scoprire i nuovi spunti che fornirà nel prossimo incontro, arricchendo ulteriormente il mosaico delle relazioni culturali tra Italia e Stati Uniti».

Julia Kennedy ha dichiarato: «La NIAF è orgogliosa di aver organizzato il seminario del professor Arena nell’ambito del Dr. A Kenneth Ciongoli Colloquium, intitolato al presidente emerito della NIAF, un ex alunno dell'Università della Pennsylvania, che si è molto impegnato per promuovere la conoscenza del contributo degli italiani e degli italoamericani alla cultura ed alla civiltà occidentale. È un vero onore per la NIAF che questo incontro si svolga nell'alma mater del Dr Ciongoli e che l'influenza di Filangieri sui Padri Fondatori americani sia oggetto di approfondimento e dibattito».

David R. Brigham ha dichiarato: «La corrispondenza tra Gaetano Filangieri e Benjamin Franklin dimostra il ruolo svolto dai letterati nella diffusione delle idee illuministiche, che hanno unito le persone al di là dei confini nazionali, nella ricerca di governi costituzionali equi, giusti e inclusivi. Tale corrispondenza è un esempio di come la scienza e la filosofia potessero trascendere i limiti del nazionalismo per promuovere la causa comune dell'umanità».

Paolo Jorio, direttore del museo civico Filangieri, ha aggiunto: «L'importanza del carteggio tra Filangieri e Franklin costituisce per noi italiani, in particolare per Napoli, motivo di orgoglio e rinsalda sempre più gli antichi e prolifici rapporti di amicizia tra Italia e gli Stati Uniti. Il pensiero cosmopolita di Filangieri costituisce, a mio avviso, un vero e proprio patrimonio dell’umanità».

Benedetto Migliaccio, presidente dell’Accademia Filangieri Della Porta, ha dichiarato: «La costruzione di una società libera e giusta fondata sui diritti dell’uomo postulata dagli studi di Filangieri, trovò un interlocutore ideale in Benjamin Franklin, firmatario della Dichiarazione di indipendenza e della Costituzione degli Stati Uniti d’America. Nacque così il nuovo “repubblicanesimo dei moderni” ove le radici illuministiche napoletane hanno esercita un influsso ancora tutto da studiare. E’ dovere di tutti, italiani ed americani, recuperare quei temi che già in antico si lessero nell'Encyclopaedia Americana pubblicata nel 1831 a Philadelphia, per poi cadere nell’oblio. Auspichiamo quindi che da domani si torni a ricordare, in Italia ed in America, Filangieri come uno dei più apprezzati analisti politici del XVIII secolo, celebrando il suo contributo al progresso della legislazione ed i meriti del suo pensiero nella costruzione della nuova coscienza civile e politica uiniversale».

Amedeo Arena ha dichiarato: «Filangieri considerava Filadelfia ‘l’asilo delle virtù’, la ‘patria degli eroi’ e ‘l'unico posto in cui potesse essere felice’. Voleva persino recarsi a Filadelfia per contribuire alla stesura del ‘Gran Codice’ degli Stati Uniti d’America. Quel viaggio non ebbe luogo e Filangieri e Franklin, due figure di spicco dell'Illuminismo, non si incontrarono mai. Eppure, il loro scambio epistolare rivela una ‘corrispondenza’ più profonda, una straordinaria comunanza di ideali e di valori che hanno contribuito, nel tempo, a plasmare l'identità dell'Italia e degli Stati Uniti. Sono quindi estremamente onorato di presentare il mio lavoro sulla corrispondenza Filangieri-Franklin presso l'Università della Pennsylvania, fondata dallo stesso Franklin».


 
Ulteriori informazioni sul sito web dell'Università della Pennsylvania

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