«Lascia fare a dio», il racconto di Francesco Costa inno alla libertà delle donne

L'edizione per la collana "Carte e cartuscelle" dell'editore Langella

Francesco Costa e Pasquale Langella
Francesco Costa e Pasquale Langella
Mercoledì 6 Dicembre 2023, 21:14
3 Minuti di Lettura

Il numero 13 della collana "Carte e cartuscelle" di Langella Editore è il racconto di una apprezzatissima firma del panorama letterario italiano: Francesco Costa. Il volumetto, dal titolo "Lascia fare a dio", è in edizione limitata di soli 180 esemplari numerati e firmati, è stampato su carta Amatruda d'Amalfi, legatura a mano, costa 25 euro ed è impreziosito da un'opera a tempera originale e firmata di Salvatore Esposito.

Il racconto è uscito lo scorso il 25 novembre in occasione della "Giornata mondiale della non violenza sulle donne", scelta non casuale, visto il contenuto narrativo.

Si narra la vicenda di Monica, trentenne napoletana, maltrattata da un marito, Cesare, importante medico della città, che la fa sentire da tempo una nullità. 

«Io non esisto. Chissà come succede che tutt’a un tratto ti pare di non esistere più. Si smette di essere felici, ecco tutto, e di sperare in un miglioramento. La cosa comincia probabilmente quando la tua vita si riassume nel dover fare contento qualcuno che, magari per dispetto o semplicemente perché è questa la sua natura, si rivela incontentabile. E così l’esistenza diventa un campo incolto in cui cresce a dismisura, rigoglioso e pieno di spine, soltanto il sospetto di aver fallito in tutto mentre si allunga ogni giorno di più, estendendosi a perdita d’occhio, la sterpaglia delle frustrazioni» scrive Costa.

Frustrata e avvilita, spesso picchiata, Monica prende una decisione sconvolgente quando il marito tornerà a casa. Il finale, però, è completamente inaspettato. 

"Lascia fare a dio" è un inno alla vita e un inno alla libertà. Il volume di Costa, così come l’opera allegata “L’ombra” che è stata appositamente realizzata, è stato dedicato dall'editore Pasquale Langella a Giulia Cecchettin e a tutte le donne vittime di violenza. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA