Morta Hélène Carrère d'Encausse, prima donna a capo dell'Academie française: aveva 94 anni. È la madre dello scrittore Emmanuel

E' la madre dello scrittore Emmanuel Carrère

Morta Hélène Carrère d'Encausse, prima donna a capo dell'Academie française e madre dello scrittore Emmanuel Carrère
Morta Hélène Carrère d'Encausse, prima donna a capo dell'Academie française e madre dello scrittore Emmanuel Carrère
Sabato 5 Agosto 2023, 20:35 - Ultimo agg. 21:10
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È morta a 94 anni Hélène Carrère d'Encausse, la prima donna a capo dell'Academie française. La storica, madre dello scrittore Emmanuel Carrère è spirata oggi a Parigi.

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Morta Hélène Carrère d'Encausse

A darne notizia sono i figli spiegando in un comunicato che la storica, esperta della Russia, «si è spenta serenamente circondata dalla sua famiglia».

Hélène Carrère d'Encausse è stata eurodeputata dal 1994 al 1999 ed era segretario perpetuo dell'Académie française dal 1999.

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Chi era


Nasce a Parigi il 6 luglio 1929 da padre georgiano e madre di origine russo-tedesca, Hélène Zourabichvili è diventata francese nel 1950.

Il padre, compromesso durante l'occupazione nazista, scomparve alla Liberazione, lasciando la famiglia in una situazione molto precaria. Nasce «da una famiglia il cui spirito cosmopolita e la rivoluzione russa li avevano da tempo dispersi in tutta Europa», si legge sul sito dell'Academie. Tra i suoi antenati figurano grandi servitori dell'Impero, dissidenti dello stesso Impero, il presidente dell'Accademia delle Scienze sotto Caterina II e tre regicidi.

Questa eredità la predispose naturalmente allo studio della storia e delle scienze politiche. La sua tesi di laurea era su "Riforma e rivoluzione tra i musulmani nell'Impero russo".

Insegnò scienze politiche alla Sorbona prima di trasferire la cattedra - aiutata dallo spirito nomade della famiglia - all'Institut d'études politiques di Parigi. Ha anche insegnato per diversi anni al Collegio d'Europa di Bruges. Professore ospite in molte università straniere, soprattutto in Nord America e in Giappone, ha ricevuto dottorati honoris causa dalle università canadesi Laval e Montreal, dall'Università di Lovanio e dall'Università di Bucarest.

Presidente di Radio Sorbonne-Radio France dal 1984 al 1987, membro della Commissione dei Saggi per la riforma del Codice della Nazionalità nel 1986-1987. Nel 1992 è stata consulente della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo, contribuendo all'elaborazione di una politica di assistenza alla democratizzazione degli ex Stati comunisti.

Eletta al Parlamento europeo nel giugno 1994, è stata vicepresidente della Commissione per gli affari esteri e la difesa. Ha inoltre presieduto il Comitato degli archivi diplomatici francesi e il Comitato delle scienze umane del Centro nazionale del libro dal 1993 al 1996. Nominata membro del Conseil national pour un nouveau développement des sciences humaines et sociales nel 1998. Nel 2004 è diventata presidente del consiglio scientifico dell'Observatoire statistique de l'immigration et de l'intégration.

Ha ricevuto il premio Aujourd'hui per il libro uscito nel 1978 L'Empire éclaté, la révolte des nations en URSS (edito da Flammarion). Il saggio prevedeva l'esplosione del sistema sovietico sotto la pressione demografica della popolazione musulmana in crescita. Fece molto scalpore. Ha ricevuto anche il premio Louise Weiss nel 1987, il premio Comenius nel 1992 per la sua opera e il premio Ambassadeurs nel 1997 per Nicolas II. È membro associato dell'Académie royale de Belgique, membro straniero dell'Accademia russa delle scienze e membro onorario dell'Accademia russa delle belle arti, dell'Accademia georgiana e dell'Accademia rumena. Nel 2023 ha ricevuto il Premio Principessa delle Asturie (Scienze Sociali) per il suo lavoro.

È stata eletta all'Académie française il 13 dicembre 1990 sulla 14a cattedra di Jean Mistler e ricevuta il 28 novembre 1991 da Michel Déon.

Era stata eletta segretario perpetuo dell'Academie il 21 ottobre 1999, unica donna nella storia di questa importante istituzione francese che esiste dal 1634.

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