Patizia Pellegrino si racconta in un libro: «Principessa mancata ma sempre col sorriso»

Il libro della showgirl napoletana

Patrizia Pellegrino
Patrizia Pellegrino
di Rossella Rusciano
Sabato 3 Febbraio 2024, 10:43 - Ultimo agg. 4 Febbraio, 08:09
4 Minuti di Lettura

Ne è passato di tempo da quando apparve per la prima volta sul grande schermo: era il 1981, il film era «Onore e guapparia» di Tiziano Longo con Pino Mauro. Da allora Patrizia Pellegrino da Torre Annunziata è stata showgirl, soubrette, attrice, conduttrice, produttrice, ha cantato disco music e classici napoletani. Ora, a 61 anni, si racconta in Ho scelto di sorridere, un memoir con la prefazione di Simona Izzo e la postfazione di Miriana Trevisan.

Sin dal titolo, il risalto è dato a quella che lei ritiene la sua migliore arma, il sorriso appunto, un sorriso, scrive la Izzo, «terapeutico, perché lei ha un metodo per tenere a bada la tristezza». Il racconto mette infatti in fila successi e scoramenti, matrimoni e figli, amori e corteggiatori inopportuni. E aneddoti, tanti, leggeri, come Patrizia ha sempre voluto mostrare di essere, come quello del principe Alberto di Monaco che le chiese esplicitamente di «sorridere sempre»: nel suo rivedeva il sorriso di mamma Grace Kelly.

Gli incontri personali e professionali importanti (Corrado, Luca De Filippo, Liza Minnelli) fanno da contrappunto a dolori profondi: il libro è dedicato al padre, la cui scomparsa ha lasciato in Patrizia una ferita ancora aperta, poi ci sono i figli: la perdita di Riccardo pochi giorni dopo il parto; la nascita di Arianna tra mille problemi; le difficoltà per adottare Gregory.

E, ancora, un tumore al rene, la depressione...

Eccolo il sorriso che serve, il prezzo da pagare al mondo dello spettacolo dove, soprattutto una come lei, deve essere sempre bella, perfetta, inappuntabile.
Alla fine, nel tono del racconto c'è tutta lei, che ama Napoli ma ha scelto di vivere a Roma per motivi di lavoro, che torneremo a vedere a breve in tv nella nuova serie sulle indagini di Lolita Lobosco, tratta dai romanzi di Gabriella Genisi, diretta da Renato De Maria con Luisa Ranieri: dal 19 febbraio su Raiuno.

Così, tra firmacopie, interviste e programmi gossip in tv, la Pellegrino racconta la sua carriera, ma anche il suo privato. A cominciare, naturalmente, dal principe: «La nostra storia finì per le foto osé che avevo fatto. Il servizio era precedente alla nostra relazione, quando uscirono lui mi spiegò che gli creavano problemi, non poteva più frequentarmi. Io ci sono rimasta molto male. Io mi vedevo già principessa. Da Torre Annunziata a Monaco. Mi ha fatto vivere momenti da vera principessa».

C'è chi ricorda con rabbia, lei con il sorriso sulle labbra, anche quando serve a nascondere le lacrime di un clown. A Napoli in tanti hanno ballato con le selezioni disco di suo fratello Aldo, morto di droga: «Qualcuno lo ha corrotto e lui ha iniziato a bucarsi, in città era famoso, si esibiva nei locali più importanti», ricorda ancora addolorata nonostante gli anni passati. «Ha girato istituti senza riuscire a disintossicarsi davvero, rubava in casa, è finito in prigione... È stato un calvario lungo e doloroso, tanto che la sua morte è apparsa quasi una benedizione. Speravamo di poterlo salvare, ci illudevamo di poterlo salvare...».
Aveva 13 anni quando i genitori la portarono a teatro a vedere uno spettacolo con Walter Chiari: quella sera decise che cosa voleva fare da grande: «Voglio fare l'attrice».

Ma fare l'attrice quando sei bella come lei era da giovane (e tuttora) può essere una scorciatoia, ma anche un pericolo: «La mia bellezza mi ha causato problemi», racconta la Pellegrino, «è stata molto importante per la mia carriera ma anche causa di molti problemi. Ho subito numerose molestie, anche da persone molto importanti, ma mi sono sempre saputa difendere, non sono mai scesa a compromessi di nessun tipo», assicura. «Non ho mai sopportato chi mi metteva le mani addosso e avendo detto molti "no" mi hanno sbattuto molte porte in faccia. Quindici anni fa ho subito una tentata violenza sessuale. Ebbi molta paura, si trattava di una persona molto importante del mondo dello spettacolo che mi chiuse nel suo ufficio e iniziò a mettermi le mani addosso. Sono riuscita a scappare, ero già sposata e avevo tre figli: un'esperienza traumatica».

© RIPRODUZIONE RISERVATA