Napoli a Parigi, l'anteprima della mostra al Louvre con i capolavori del museo di Capodimonte

Oggi l'anteprima, domani l'inaugurazione con i capi di Stato Mattarella e Macron. Il sindaco Manfredi: consolidato rapporto di amicizia tra le due città e i due Paesi

I capolavori di Capodimonte al Louvre
I capolavori di Capodimonte al Louvre
Martedì 6 Giugno 2023, 20:28 - Ultimo agg. 20:34
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Caravaggio, Masaccio, Tiziano, Raffaello. E poi Michelangelo, Guido Reni, il Parmigianino, Bellini. I capolavori del museo di Capodimonte al Louvre si inseguono, si misurano e sembrano rincorrersi. Un'operazione senza precedenti tiene insieme le due collezioni, che dialogano tra loro con la mostra Naples à Paris presentata oggi in anteprima, domani l'inaugurazione con i presidenti Sergio Mattarella ed Emmanuel Macron. Così l'arte del dialogo va oltre i dipinti.  

I due capi di Stato sono uniti dalla cultura ancora una volta, come il 2 maggio 2019 ad Amboise, in occasione dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci: un legame indissolubile e unico, quello tra l'Italia e la Francia, che può consentire di superare anche le altalenanti tensioni tra i governi. I rapporti tra Italia Italia e Francia sono solidi e secolari: «insieme abbiamo costruito l'Unione europea», sottolinea Mattarella. Alla cerimonia è atteso anche il ministro Gennaro Sangiuliano e il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, appena sbarcato nella capitale francese, che afferma con oroglio: «Napoli protagonista a Parigi, alla presenza dei presidenti Sergio Mattarella e Emmanuel Macron che hanno un legame forte con la nostra città, conferma il ruolo che ci spetta a livello europeo.

La "stagione napoletana" a Parigi consolida il nostro rapporto d'amicizia con i francesi che ci amano e vengono a vivere le bellezze della nostra città».

Insomma, l'evento va oltre la mostra che durerà fino all'8 gennaio 2024: quasi 70 le opere del museo di Napoli prestate a quello di Parigi, ognuna trova il suo posto come se fosse lì da sempre. Lo rimarca Sylvain Bellenger, il direttore del museo di Capodimonte: «Questa è una prima assoluta nella storia delle esposizioni. Il tema della mostra non è né un artista, né un movimento, e neppure un Paese, ma un museo». Bellenger regala l'immagine di un'esposizione in cui le opere di Parigi e di Napoli «dialogano fra loro, si incontrano e raccontano il museo, anzi i due musei». «Con questa mostra - interviene Sébastien Allard, direttore del dipartimento Pittura del museo del Louvre - c'è un mix fra le due collezioni, con Capodimonte che riempie le mancanze del Louvre. Il risultato ci dà anche la possibilità di uno sguardo critico sulle forze e sulle debolezze del nostro museo». «E la fusione apre prospettive inattese - gli fa eco Bellenger - anche perché Capodimonte racconta l'arte italiana dal XII secolo in poi, con tutte le scuole che vengono rappresentate in modo magistrale».

La mostra si sviluppa in tre luoghi diversi del Louvre: la Grande Galerie - dove si trovano, uno di fronte all'altro, uno accanto all'altro, i più grandi capolavori dei due musei. Tra questi, la "Crocifissione" di Masaccio, grandissimo artista del Rinascimento fiorentino incredibilmente assente dalle collezioni del Louvre, e la "Trasfigurazione" di Giovanni Bellini, senza equivalenti a Parigi. E poi, tre fra i dipinti più belli del Parmigianino, con il ritratto enigmatico di "Antea", che riesce a ipnotizzare il visitatore a pochi metri dalla sala della Gioconda, scelto per la locandina dell'esposizioone.  Immancabile, la "Flagellazione" di Caravaggio.

La visita prosegue nella sua seconda sala, la Chapelle, che ricostruisce le origini e le diverse collezioni di Capodimonte, da quella Farnese ai Borbone, anche presentando oggetti, porcellane, paesaggi tipici, quindi il Vesuvio che si "guarda" con la Piramide di vetro del Louvre, in trasparenza dalla finestra. Infine, nella sala dell'Horloge si ammirano un cartone autografo di Michelangelo, utilizzato per la "Crocifissione di San Pietro" nella Cappella Sistina, e uno di Raffaello, "L'Annunciazione".

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