In Francia sta per essere sbriciolato un altro 'tetto di cristallo'. Il presidente Macron ha scelto Laure de La Raudière a capo della Autorità che regolamenta le comunicazioni, un organismo 'gendarme' dal quale dipendono le decisioni in materia di 5G, dai satelliti, alle nuove frontiere tecnologiche compreso la gestione dei big data. Si tratta di un mandato di sei anni non rinnovabile alla Autorité de régulation des communications électroniques, des postes et de la distribution de la presse (Arcep). Ora non resta che l'approvazione delle due Assemblee per convalidare la svolta.
Se venisse nominata (come pare scontato) alla guida di questa autorità indipendente la deputata 55enne, avrà in mano un settore strategico e sensibile.
Da quando è in politica porta avanti la diffusione del digitale nella pubblica amministrazione, ha presentato un piano per l'utilizzo dei big data, della intelligenza artificiale e si è battuta come un leone per la neutralità della rete. Infine sta lavorando ad un progetto per rivitalizzare i territori rurali attraverso lo sviluppo digitale. «Bisogna accelerare la diffusione e mantenere un accesso paritario alla banda larga ad altissima velocità e alla connessione in fibra ottica di alta qualità per tutti entro il 2025 per tutti i territori».