Banche, Abi: sempre più italiani «entrano in banca» con le App

Banche, Abi: sempre più italiani «entrano in banca» con le App
Sabato 16 Agosto 2014, 12:26 - Ultimo agg. 12:35
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Cresce il numero degli italiani che utilizzano smartphone e tablet per operare in banca. Ad oggi, infatti, il 96% delle banche mette a disposizione delle App per accedere ai servizi bancari in mobilit (era l’88% nel 2012) e nel corso del 2013 gli italiani hanno effettuato in media oltre settemila download al giorno di applicazioni per il mobile banking. E' quanto emerge dal rapporto annuale sul mobile banking messo a punto da ABI Lab, il Consorzio per la Ricerca e l’Innovazione per la banca promosso dall’Abi, in collaborazione con la School of Management del Politecnico di Milano.



Se a questo si aggiunge che, nello stesso periodo, il 20% degli italiani attivo su internet banking ha fatto operazioni anche attraverso lo smartphone e che, a questo ritmo, nel 2015 il numero di correntisti operativi anche su questo canale supererà il 50%, è evidente come il mobile banking sia un fenomeno consolidato con ampie prospettive per un’ulteriore crescita.



Prospettive confermate anche dai progetti d’investimento delle banche: il 70% del settore, infatti, ha dichiarato di voler incrementare gli investimenti dedicati al mobile banking nel budget del prossimo anno, mentre per il 30% delle banche si parla addirittura di “forte aumento” delle risorse stanziate per il canale.



Ma qual è l’identikit del cliente che opera con la propria banca attraverso il mobile banking? Secondo la ricerca di ABI Lab, a preferire palmare e tablet per operazioni e pagamenti sono soprattutto gli uomini (57% contro il 43% delle donne), di età compresa tra i 45 e i 54 anni (28%). Se confrontiamo i dati del 2014 con quelli dell’anno precedente, la passione per questo canale di accesso a prodotti e servizi bancari è cresciuta soprattutto nelle fasce d’età più avanzata (+7% per gli italiani dai 55 ai 64 anni; +10% per quelli dai 45 ai 54). A testimonianza di come il mobile possa rappresentare anche un volano importante per favorire il superamento del digital divide, contribuendo allo sviluppo e alla diffusione della cultura digitale.



Per quanto riguarda le abitudini e la frequenza di utilizzo del mobile banking, il momento della giornata preferito dagli italiani per fare operazioni e pagamenti attraverso questo canale è la mattina (43% per i tablet; 36% per gli smartphone), seguita dal pomeriggio (rispettivamente, 29% e 36%) e dalla prima serata (29% e 24%).



Quanto ai luoghi di utilizzo, se casa e ufficio la fanno ancora da padroni (79% tablet e 67% smartphone), si fanno strada anche le operazioni “in mobilità” (22% e 26%) e quelle fatte “in coda”, ad esempio nel traffico cittadino o mentre si aspetta in fila il proprio turno per fare un certificato o ritirare un esame (17% e 23%).



Se infine si considera la frequenza di utilizzo, dall’analisi dell’Osservatorio mobile banking di ABI Lab emerge come circa il 50% dei clienti di mobile banking acceda ai servizi bancari in mobilità tutte le settimane. A testimonianza del fatto che chi prova questo canale ne apprezza i vantaggi di comodità, velocità e semplicità di utilizzo e, per questo, è portato a riutilizzarlo.



Per quanto riguarda i servizi più usati dai clienti di mobile banking, il 32% preferisce lo smartphone al computer soprattutto per consultare saldo e movimenti di conto corrente o per cercare lo sportello automatico e la filiale della propria banca più vicina. Col tablet invece si fanno soprattutto bonifici e giroconti.



La multicanalità e la sempre maggiore integrazione dei canali resta comunque alla base dell’esperienza d’uso dei clienti di mobile banking che in alcune occasioni ricorrono a un “salto di canale” completando un’operazione iniziata su smartphone o tablet via computer (29%), in filiale (20%), allo sportello automatico (18%), attraverso un promotore finanziario o il call center della banca (3%).