Assegno unico, pagamenti ottobre con rivalutazione. Aumenti e novità in arrivo per il secondo figlio

Assegno unico le novità
Assegno unico le novità
Sabato 30 Settembre 2023, 07:54 - Ultimo agg. 2 Ottobre, 15:11
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Assegno unico. Novità in arrivo per lo strumento introdotto in Italia a gennaio del 2022, che punta a semplificare e potenziare gli interventi diretti a sostenere la genitorialità e la natalità.

Con la prossima legge di bilancio si vorrebbe incrementare il contributo che oggi interessa 8,9 milioni di figli, beneficiari di un bonus mensile pari a 161 euro.

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Il governo ha messo il capitolo "natalità" in cima alla lista dei desideri della prossima legge di bilancio e il ministro per la Famiglia, Eugenia Roccella, è scesa nei dettagli, annunciando che si punterà «in particolare sul secondo figlio ed anche sul terzo.

Abbiamo immaginato, diciamo così, un pacchetto secondo figlio». Con la prima finanziaria del governo guidato da Giorgia Meloni, ricorda il ministro, «abbiamo aumentato l' assegno unico, che era un buon provvedimento fatto dall'ultimo governo. Lo abbiamo aumentato per il primo figlio e poi dal terzo figlio in poi, fino a tre anni, e poi lo abbiamo aumentato anche in maniera forfettaria e strutturale per le famiglie numerose».

Assegno unico, pagamenti di ottobre

In questi giorni sono in corso le erogazioni dell'assegno del mese di settembre, mentre è già disponibile il calendario dei pagamenti della somma prevista di ottobre.

  • 17 ottobre 2023;
  • 18 ottobre 2023;
  • 19 ottobre 2023.

L'erogazione mensile varia in base alla situazione specifica della famiglia. In particolare, il fattore principale da tenere in considerazione è l'Isee, per cui le famiglie devono disporre di una attestazione aggiornata per ricevere il sostegno. In alcuni casi l'Assegno Unico può essere ricalcolato in base alla variazione di determinate caratteristiche del nucleo familiare, ad esempio nel caso di un nuovo nato.

Da giugno 2023 è entrata in vigore la nuova maggiorazione per i nuclei vedovili e da luglio 2023 c’è stata la rivalutazione degli importi per adeguamento all’inflazione.

Assegno unico, le cifre

Le modifiche hanno portato a una spesa che nei primi 7 mesi del 2023 è arrivata a 10 miliardi di euro e, continuando di questo passo, dovrebbe arrivare a superare i 17 miliardi alla fine dell'anno. Rispetto al 2022, quando la spesa complessiva ha raggiunto i 12,5 miliardi di euro, si tratta di un incremento di 4,6 miliardi (in aumento del 37%).

A incidere è l'aumento del numero giovani beneficiari, che è passato da una media di 8,6 milioni del 2022 a 8,9 milioni (+3,8%), e delle famiglie che da 5,3 milioni sono salite a 5,6 milioni (+4,4%), che porta al risultato di 1,6 figli per famiglia beneficiaria dell' assegno.

 

Assegno unico, beneficiari

La legge prevede che il sostegno economico alle famiglie viene attribuito per ogni figlio a carico fino al compimento dei 21 anni, in determinate condizioni, e senza limiti di età per i figli disabili. L'importo spettante varia in base alla condizione economica del nucleo familiare sulla base di Isee valido al momento della domanda, tenuto conto dell'età e del numero dei figli nonché di eventuali situazioni di disabilità dei figli.

Tutti hanno diritto all' assegno unico e universale in quanto viene garantito in misura minima a tutte le famiglie con figli a carico, anche in assenza di Isee o con Isee superiore alla soglia di 43.240 euro. L' Assegno unico oggi è riconosciuto ai nuclei familiari: per ogni figlio minorenne a carico e, per i nuovi nati, decorre dal settimo mese di gravidanza; per ciascun figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni a condizione che: frequenti un corso di formazione scolastica o professionale, ovvero un corso di laurea; svolga un tirocinio ovvero un'attività lavorativa e possieda un reddito complessivo inferiore a 8mila euro annui; sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l'impiego; svolga il servizio civile universale; per ogni figlio con disabilità a carico, senza limiti di età.

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