Bonus caldaia 2023, quali incentivi per risparmiare? I quattro sostegni disponibili: come funzionano e chi può chiederli

Con la riduzione dell’aliquota del superbonus dal 110% al 90% e con l’inasprimento dei requisiti di accesso, cambiare la caldaia non è una spesa che tutti possono permettersi

Bonus caldaia 2023, quali sono gli incentivi per risparmiare? I 4 sostegni (da non perdere) per contrastare il freddo
Bonus caldaia 2023, quali sono gli incentivi per risparmiare? I 4 sostegni (da non perdere) per contrastare il freddo
Mercoledì 30 Agosto 2023, 10:36 - Ultimo agg. 19:40
8 Minuti di Lettura

L'autunno sta arrivando, così come i primi freddi: è ora di pensare all’arrivo dei primi freddi e alla possibile sostituzione della caldaia per risparmiare durante l’inverno dato che i costi non è più possibile a tutti. Sono 4 i bonus da non perdere. 

Caldaie, asili, ricariche: le dieci variazioni per salvare la prossima rata del Pnrr

Con la riduzione dell’aliquota del superbonus dal 110% al 90% e con l’inasprimento dei requisiti di accesso, cambiare la caldaia non è una spesa che tutti possono permettersi. Va sottolineato, però, che per chi decide di cambiarla  nel 2023 sono ancora attivi diversi bonus casa che permettono di risparmiare. 

Il risparmio in bolletta 

Le agevolazioni fiscali con detrazioni variabili, infatti, sono ancora attive e non poter trainare il cambio della caldaia con lavori ammessi al superbonus non deve scoraggiare dall’eseguire l’innovazione nella propria abitazione.

Quello che va ricordato, infatti, è che a monte di una sostituzione della caldaia c’è già un risparmio di fondo che è dovuto al fatto che le caldaie di nuova generazione, a condensazione, sfruttando anche il calore dei fumi di combustione, rendono molto di più di quelle tradizionali permettando di tagliare la bolletta anche del 30%. 

I bonus caldaia

Come abbiamo detto per poter sostituire la caldaia, anche nel 2023 sono ancora in vigore ben 4 agevolazioni fiscali che permettono di risparmiare almeno il 50% del costo effettivo della caldaia stessa e dei lavori di installazione.

In questo articolo andremo a vedere come funzionano i bonus in questione che sono:

  • Superbonus al 90%
  • Ecobonus al 50%
  • Ecobonus al 65%
  • Bonus ristrutturazione al 50%

 

I 4 incentivi

Il bonus caldaie rientra nei lavori agevolati dall’Ecobonus: si rivolge ai contribuenti che acquistano impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione e contestuale messa a punto del sistema di distribuzione che, oltre a garantire migliori prestazioni energetiche, consentono di ridurre l’inquinamento atmosferico.

Le regole e gli importi dell’Ecobonus per i lavori di sostituzione della caldaia sono state notevolmente rivisitate negli ultimi anni, ma nel 2023 la detrazione è stata confermata senza modifiche di rilievo.

Può essere richiesto entro il 31 dicembre 2024 per le spese sostenute per la sostituzione della vecchia caldaia con una nuova, comprese le spese per lo smontaggio e il montaggio.

Di seguito la guida completa alle detrazioni fiscali per la sostituzione della caldaia nel 2023 e tutte le novità che riguardano l’ecobonus edilizio. 

Quale detrazione per la sostituzione della caldaia?

L’Agenzia delle Entrate prevede quattro tipologie di detrazioni fiscali per l’acquisto di una caldaia a condensazione in classe energetica A o superiore:

  • è riconosciuto un ecobonus caldaia al 50% per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione di classe A o superiore;
  • l’Ecobonus è pari al 65% per le spese di sostituzione di impianti esistenti con nuove caldaie dotate di sistemi di termoregolazione o domotica evoluti; il Conto Termico permette di beneficiare di un bonus pari al 65% per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernali con impianti a pompa di calore e per l’installazione di impianti solari per a produzione di acqua calda sanitaria.
  • è riconosciuto il superbonus al 90% se la sostituzione della caldaia comporta un aumento di almeno due classi di efficienza energetica e viene eseguita contemporaneamente ai lavori ammessi al Superbonus 110% (in questo caso la detrazione è al 90%);
  • con il bonus ristrutturazione casa, sfruttando la detrazione al 50%, si può far rientrare la sostituzione della caldaia nella manutenzione straordinaria e rispetto all’ecobonus il vantaggio è quello che il bonus è valido anche per prima istallazione senza spendere per sistemi di termoregolazione evoluti.

Vediamo di seguito nel dettaglio quando la detrazione Irpef sarà pari al 50%, quando al 65% e quando al 90%. 

Caldaie a condensazione: detrazione Irpef del 50%

Per la sostituzione dell’impianto di climatizzazione con impianti dotati di caldaie a condensazione di classe energetica pari alla A o superiore è riconosciuta una detrazione fiscale pari al 50% dell’importo entro il limite di 30.000 euro di spesa.

La stessa detrazione fiscale spetta anche nel caso di acquisto e posa in opera di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di generatori di calore alimentati a biomasse combustibili.

Al contrario, per effetto delle disposizioni introdotte dalla Legge di Bilancio 2018, il bonus caldaia non spetta nel caso in cui il nuovo impianto sia di classe energetica inferiore alla classe A. 

Bonus caldaia al 65%: come?  

Come anticipato in precedenza, l’Ecobonus per la sostituzione della caldaia è pari al 65% esclusivamente sull’acquisto e installazione di impianti “evoluti” e nei limiti di 30.000 euro di spesa.

Per poter beneficiare del bonus caldaia al 65% è richiesta l’installazione, accanto agli impianti dotati di caldaie a condensazione di classe A, di:

sistemi di termoregolazione evoluti, appartenenti alle classi V, VI oppure VIII della comunicazione della Commissione 2014/C 207/02;
impianti dotati di apparecchi ibridi, costituiti da pompa di calore integrata con caldaia a condensazione, assemblati in fabbrica ed espressamente concepiti dal fabbricante per funzionare in abbinamento tra loro;
spese sostenute per l’acquisto e posa in opera di generatori d’aria calda a condensazione.

La logica del Legislatore è stata, chiaramente, quella di agevolare con un importo di sconto fiscale maggiore esclusivamente le spese che consentono un reale risparmio energetico. 

I requisiti per la sostituzione caldaia al 110%

La sostituzione della caldaia rientra nel superbonus 110% solo se accompagnata da altri interventi di riqualificazione energetica previsti dal Decreto Rilancio, quali il cappotto termico, la sostituzione degli infissi o l’impianto fotovoltaico.

La sostituzione di impianti di climatizzazione invernale già esistenti con caldaie a condensazione almeno di classe A, pompe di calore, caldaie a biomassa e altri impianti non è sufficiente per ottenere l’agevolazione del 90% nel limite di spesa di 30.000 euro.

E’ necessario rispettare altri requisiti:

  • la sostituzione deve comportare un miglioramento della resa energetica dell’immobile di ben due classi;
  • il miglioramento delle classi deve essere asseverato da professionisti abilitati (Geometri, Architetti, Ingegneri, Fiscalisti);
  • occorre allegare oltre 30 documenti diversi.


 

Cos'è la dichiarazione Enea e perché è importante?

L’Enea ha messo a disposizione una guida completa all’Ecobonus con diversi approfondimenti legati al tipo di lavoro effettuato.

Enea stabilisce i requisiti generali per l’immobile al fine di beneficiare della detrazione fiscale nel 2023:

  • alla data della richiesta di detrazione, deve essere “esistente”, ossia accatastato o con richiesta di accatastamento in corso;
  • deve essere in regola con il pagamento di eventuali tributi;
  • deve essere dotato di impianto di riscaldamento;
  • in caso di ristrutturazione senza demolizione, se essa presenta ampliamenti, non
  • è consentito far riferimento al comma 344, ma al singolo comma 347 e solo per la parte non ampliata.

Per tutto il 2023 vige l’obbligo di comunicare all’Enea gli interventi di miglioramento dell’efficienza energetica (Legge 296/2006 - Ecobonus) o che comportano risparmio energetico e/o utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili (art. 16-bis DPR 917/86 - Bonus Casa). 

Caldaia a condensazione

Per quanto riguarda la nuova caldaia a condensazione, devono risultare soddisfatti i seguenti requisiti ai fini di beneficiare della detrazione fiscale:

  • l’intervento deve configurarsi come sostituzione totale o parziale del vecchio generatore termico e non come nuova installazione;
  • il nuovo generatore di calore a condensazione può essere ad aria o ad acqua.

Inoltre, nel caso di impianto con potenza nominale al focolare minore di 100 kW:

  • il generatore di calore deve avere un rendimento termico utile, a carico pari al 100% della potenza termica utile nominale, maggiore o uguale a 93 + 2logPn;
  • ove tecnicamente compatibili devono essere installate valvole termostatiche a bassa inerzia termica su tutti i corpi scaldanti. Nell’impossibilità tecnica di installare questi dispositivi, occorre utilizzarne altri con le medesime caratteristiche (ossia di tipo modulante agenti sulla portata). Costituiscono eccezione gli impianti di climatizzazione invernale progettati e realizzati con temperature medie del fluido termovettore inferiori a 45°C;
  • verifica e messa a punto del sistema di distribuzione.

Invece, nel caso di impianti con potenza nominale del focolare maggiore o uguale a 100kW, oltre ai precedenti requisiti:

  • deve essere adottato un bruciatore di tipo modulante;
  • la regolazione climatica deve agire direttamente sul bruciatore;
  • deve essere installata una pompa elettronica a giri variabili.

La documentazione necessaria

Al fine di richiedere la detrazione fiscale sarà necessario conservare i seguenti documenti:

  • certificato di asseverazione, redatto da un professionista qualificato. In questo documento è specificato l’indice di riscaldamento energetico, che deve deve rispettare i limiti di legge. Nel documento devono essere indicati anche i livelli di trasmittanza termica precedenti e successivi all’intervento;
  • certificazione dei produttori della caldaia e delle valvole termostatiche
  • schede tecniche dei prodotti e l’eventuale documentazione supplementare

Sarà inoltre necessario conservare i seguenti documenti amministrativi:

  • fatture relative alle spese sostenute;
  • ricevuta del bonifico bancario o postale (modalità di pagamento obbligata nel caso di richiedente persona fisica), che rechi chiaramente come causale il riferimento alla legge finanziaria 2007, numero della fattura e relativa data, oltre ai dati del richiedente la detrazione e del beneficiario del bonifico;
  • ricevuta dell’invio effettuato all’ENEA(codice CPID), che costituisce garanzia che la documentazione è stata trasmessa. Nel caso di invio postale, ricevuta della raccomandata postale;

I documenti dovranno essere inviati all’ENEA, secondo le modalità e le scadenze messe a disposizione sul sito ufficiale

© RIPRODUZIONE RISERVATA