Digitale e strategia green, ecco le Imprese vincenti

Ad analizzare il contesto economico è Studi e Ricerche per il Mezzogiorno

Digitale e strategia green, ecco le Imprese vincenti
di Antonio Vastarelli
Venerdì 3 Febbraio 2023, 08:57
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L'economia italiana, trainata da turismo, costruzioni e dalla tenuta del manifatturiero, è cresciuta nel 2022 più della media dell'area euro (la stima è del 3,8% contro il 3,4) e dovrebbe farlo anche nel 2023 (0,6% contro lo 0,3) segnando, però, un forte rallentamento dovuto all'inflazione causata dalla crisi energetica, al conseguente aumento dei tassi d'interesse e alla riduzione di consumi e investimenti. Diventa cruciale, quindi, puntare sulla transizione green ed energetica, la digitalizzazione, l'innovazione e il capitale umano. Ad analizzare il contesto economico è Studi e Ricerche per il Mezzogiorno, nel corso del roadshow di Imprese vincenti, il programma di Intesa Sanpaolo che ha l'obiettivo di valorizzare le piccole e medie imprese che rappresentano un esempio di eccellenza imprenditoriale capace di reagire con successo ai delicati e continui cambi di contesto.

L'iniziativa, che ha già toccato alcune delle principali città italiane, nella tappa napoletana, nello spazio eventi Made in Cloister, è stata dedicata alla sostenibilità: protagoniste dieci Imprese vincenti di Campania, Calabria e Sicilia, che hanno raccontato la propria storia aziendale e le scelte strategiche che, attraverso l'innovazione, le hanno portate a consolidare il proprio percorso di sviluppo. Imprese che operano in diversi settori: dal turismo alla salute, dall'information technology alla meccanica, dall'agroalimentare all'automotive, fino al commercio. Cinque sono campane: Biogem (Ariano Irpino), Bit4Id (Napoli), Pnd Costruzioni Elettromeccaniche (Scafati), Globus Supermercati (San Giorgio a Cremano) ed Euroveicoli (Casalnuovo). Tre le siciliane: Ro.Ga. (Enna), Upmc Italy (Palermo) e Hts Enologia (Marsala). Due, infine, le aziende calabresi: Al Re (Cosenza) e Le Garrubbe (Lamezia Terme). «Le storie di successo che abbiamo ascoltato oggi dimostrano che il Mezzogiorno è un territorio ricco di eccellenze. Le imprese a cui abbiamo dato voce si sono distinte per aver mantenuto il loro livello di competitività, anche in contesti in continua evoluzione, investendo in progetti innovativi per rendere più efficienti i processi e migliorare la qualità dei prodotti in un'ottica di transizione ambientale e sociale» ha affermato Giuseppe Nargi, direttore regionale Campania, Calabria e Sicilia di Intesa Sanpaolo, che ha sottolineato come la sostenibilità sia «un concetto ampio che va dall'utilizzo delle nuove tecnologie al miglioramento dei parametri ESG, e non c'è settore dell'industria e della manifattura che non ne sia coinvolto. In qualità di prima banca italiana - ha aggiunto - siamo al fianco del tessuto economico e produttivo come parte attiva in questo percorso».

In particolare, «alle nostre pmi - ha spiegato Nargi - mettiamo a disposizione una rete di strumenti per affrontare le situazioni contingenti e, al contempo, le affianchiamo nel guardare avanti fornendo sostegno finanziario e consulenza agli investimenti strategici in innovazione, verso cui le aziende meridionali dimostrano grande attenzione». La quarta edizione di Imprese vincenti ha confermato il successo delle tre precedenti, anche grazie all'impegno dei partner del progetto (Bain & Company, Elite, Gambero Rosso, Cerved, Microsoft Italia, Nativa, Circularity, e Coldiretti). Tra le 4mila pmi che si sono candidate, ne sono state selezionate 140 che spiccano per investimenti in piani di rilancio e trasformazione secondo le direttrici indicate dagli obiettivi del Pnrr (Digitalizzazione e Competitività; Sostenibilità e Transizione ecologica; Innovazione, Ricerca e Istruzione; Welfare e Salute). Imprese che, nonostante le dimensioni contenute, hanno una forte vocazione all'export. Dall'analisi Srm presentata nel corso dell'evento, è emerso che, secondo il censimento permanente Istat sulle imprese con almeno 3 addetti, l'82% di quelle presenti in Campania, Calabria e Sicilia ha adottato strategie di sostenibilità (circa 125mila).

Le azioni più diffuse sono quelle volte a ridurre l'impatto ambientale (70% in Campania, 73% in Calabria e 69% in Sicilia) e a incrementare i livelli di sicurezza interni ed esterni all'azienda (67% in Campania, 73% in Calabria e 69% in Sicilia). Particolarmente sentito anche l'impegno sociale. Circa il 60% delle aziende delle tre regioni effettua la raccolta differenziata e il riciclo dei rifiuti e più del 40% adotta una gestione mirata al contenimento degli inquinanti e del consumo d'acqua, e al risparmio del materiale nei processi produttivi. Sul fronte energetico, infine, le tre regioni, con circa 7mila impianti fotovoltaici industriali (per oltre 1.400 megawatt), rappresentano quasi il 14% della potenza complessiva nel settore industriale italiano. Elevato anche il livello di autoconsumo (cioè la percentuale di energia consumata a partire da quella prodotta), che in Campania è del 68%, il valore più elevato tra le regioni del Mezzogiorno.
 

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