Fisco, sì alla precompilata Imu. Tredicesime e superbollo, spuntano paletti agli sgravi: ecco cosa cambia

Cambia la delega fiscale: toccherà ai Comuni inviare i bollettini da pagare. Detassazioni solo per i redditi più bassi. Sulle auto arriva il freno della Ragioneria

Fisco, sì alla precompilata Imu. Tredicesime e superbollo, spuntano paletti agli sgravi: ecco cosa cambia
​Fisco, sì alla precompilata Imu. Tredicesime e superbollo, spuntano paletti agli sgravi: ecco cosa cambia
di Andrea Bassi
Mercoledì 28 Giugno 2023, 23:49 - Ultimo agg. 30 Giugno, 09:39
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Dopo la dichiarazione dei redditi, la “precompilata” si allargherà anche ad altri tributi. A partire dall’Imu, l’Imposta municipale sulla casa. È il risultato di un emendamento presentato dalla Lega e approvato ieri in Commissione finanze alla Camera, dove si sta discutendo la riforma fiscale. «La determinazione dei tributi», hanno spiegato i deputati della Lega Alberto Bagnai, Laura Cavandoli, Giulio Centemero e Alberto Gusmeroli, «potrà così avvenire in maniera semplificata, in base ai dati indicati dal cittadino nelle dichiarazioni tributarie. E l’invio in maniera semplificata e automatica contribuirà a superare una quantità di adempimenti burocratici superflui». L’Imu insomma, si trasformerà da imposta autoliquidata a imposta calcolata dal Comune e trasmessa al cittadino nelle due scadenze annuali, quella del 16 giugno e del 16 dicembre. 


Semplificazioni a parte, ieri la Commissione finanze non è riuscita a chiudere il lavoro sulla delega fiscale.

Sul tavolo sono rimasti tre nodi da sciogliere: la cancellazione del superbollo per le auto di grossa cilindrata, la detassazione delle tredicesime e dei premi di produttività, e la mensilizzazione degli acconti fiscali per le partite Iva. A mettere più di un paletto è stata la Ragioneria generale dello Stato, preoccupata soprattutto delle coperture del provvedimento. È vero che si tratta di una delega e dunque i soldi per finanziare il provvedimento andranno trovati soltanto al momento dell’approvazione dei decreti attuativi. Ma è altrettanto vero che se si inseriscono misure dettagliate, poi sarà difficile discostarsene. Così la soppressione del superbollo, spinta soprattutto da Fratelli d’Italia con il deputato Andrea De Bertoldi, è stata “riformulata” con un più generico emendamento che prevede «la revisione e il riordino delle tasse automobilistiche, senza maggiori oneri a carico della finanza pubblica». Fino a ieri in tarda serata sono andate avanti le trattative per provare a inserire una formulazione più spinta che lasciasse maggiore spazio per un’effettiva cancellazione della tassa. Il nodo non sarà sciolto comunque prima di questa mattina. 

Il passaggio

Stesso discorso sulla detassazione delle tredicesime e dei premi di produttività. Anche qui la Ragioneria ha espresso la necessità di porre dei paletti per ridurre i costi della norma. Così, dopo la retromarcia sulla flat tax incrementale, il governo ha dovuto accettare una limitazione degli sconti ai soli redditi bassi. Toccherà ai decreti attuativi dire dove si fermerà l’asticella. C’è stato inoltre, da superare anche un nodo politico. Italia Viva, con l’ex presidente della Commissione Luigi Marattin, rivendica la paternità di molte norme, nate durante i lavori sulla delega della scorsa legislatura, e che la maggioranza vorrebbe intestarsi. Sulle tredicesime il compromesso sarà quello di approvare un emendamento a firma Italia Viva sui premi di produttività e uno sulle tredicesime firmato dalla maggioranza. 
Tra gli emendamenti approvati ieri è arrivata una norma che dà il via libera al conferimento al governo della delega per introdurre nel nostro ordinamento la tassazione minima globale, ossia una tassazione che assicuri un prelievo di almeno il 15 per cento sulle imprese multinazionali che svolgono attività nel Paese. Tra le norme inserite dalla Commissione nella delega fiscale, c’è anche il divieto di vendita a distanza, transfrontaliera o con approvvigionamento transfrontaliero, ai consumatori che acquistano nel territorio italiano le sigarette elettroniche e le cosiddette “nicotine pouches”, ovvero sacchetti di nicotina masticabile. L’emendamento, si legge nella relazione tecnica, generalizza questo divieto da cui finora era esclusa la vendita effettuata da soggetti autorizzati alla istituzione e alla gestione di un deposito di questi prodotti. La votazione in Commissione dovrebbe chiudersi oggi. La delega poi passerà all’esame della Camera a partire dal 10 luglio. 

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