Made in Italy, aiuti a imprese e giovani. Bitonci (Mimit) al Salone della ceramica: «Spinta sull'export e taglio della burocrazia»

Il sottosegretario al Made in Italy e alle Imprese, Massimo Bitonci, ha visitato Cersaie, il Salone internazionale della ceramica e dell’arredobagno, giunto alla sua 40esima edizione

Il Salone internazionale della ceramica e dell’arredobagno di Cersaie, giunto alla sua 40esima edizione
Il Salone internazionale della ceramica e dell’arredobagno di Cersaie, giunto alla sua 40esima edizione
di R. Ec.
Sabato 30 Settembre 2023, 15:56 - Ultimo agg. 22:42
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Puntare sempre di più sul Made in Italy, valorizzando le eccellenze italiane. Il governo si pone questo obiettivo, con il ministero delle Imprese al lavoro per migliorare ancora di più la produttività e l'attrattività delle aziende italiane all'estero. In continuità con questo programma ieri il sottosegretario Massimo Bitonci, ha visitato Cersaie, il Salone internazionale della ceramica e dell’arredobagno, giunto alla sua 40esima edizione. Bitonci era accompagnato anche dall'onorevole Benedetta Fiorini.

Durante la visita il sottosegretario si è soffermato tra gli stand per ascoltare le richieste del mondo imprenditoriale, accompagnati dal Presidente di Confindustria Ceramica, Giovanni Savorani. «Il comparto della ceramica - ha spiegato Bitonci - rappresenta un’eccellenza del Made in Italy, frutto di studio, sviluppo tecnologico e innovazione. Il nostro obiettivo è accompagnare queste centinaia di imprese nelle sfide del futuro, sburocratizzando le procedure, rendendole sempre più competitive, agevolandole nell’export e incentivando la ricerca e lo sviluppo, insieme alla formazione dei 19.000 addetti».

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L'investimento sul Made in Italy

«Attraverso il ddl incentivi e il ddl Made in Italy - ha aggiunto il sottosegretario - puntiamo a supportare questa filiera, che porta avanti una storia per il nostro Paese ricca di tradizione e artigianato e che vede l’Italia come leader indiscusso nella produzione e di piastrelle e rivestimenti ceramici». 

Un miliardo di euro, da subito, per sostenere le imprese del Made in Italy e contribuire alla crescita del Pil. Nasce con questo obiettivo il nuovo fondo sovrano per le filiere strategiche del nostro export, contenuto nel disegno di legge sul Made in Italy.

Il testo, anche grazie al supporto di Cassa depositi e prestiti, autorizza il Tesoro a investire, a condizioni di mercato, nel capitale delle imprese nazionali. Dalla moda al food, passando per turismo, legno, arredo, nautica, manifattura e tessile, gli investimenti potranno essere realizzati tramite l’acquisto o la sottoscrizione di azioni e altri strumenti finanziari, anche di coinvestimento. Si punta ad aumentare la produzione e la competitività delle aziende sui mercati, ma anche a migliorare l’approvvigionamento delle materie prime critiche, coinvolgendo anche le varie casse previdenziali dei professionisti, i fondi pensioni, le assicurazioni e possibili soggetti stranieri. Il loro intervento dovrebbe generare un effetto moltiplicatore, almeno raddoppiando la dotazione del fondo a 2 miliardi.

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Gli aiuti per imprese e giovani

In tutto sono 50 gli articoli del disegno di legge. Tra le novità delle ultime ore una Commissione tecnica sulla pasta, che dovrà redigere linee guida per mettere una sorta di bollino di qualità sulle produzioni di eccellenza. Sempre per quanto riguarda le etichettature saranno investiti 4 milioni sul sistema ‘NutrInform Battery’ che «promuove il corretto utilizzo delle indicazioni nutrizionali, sostenendo la dieta mediterranea» e creato un contrassegno ufficiale ‘Made in Italy’ per certificare l’origine italiana delle merci.

E ancora: dal prossimo anno saranno investiti 40 milioni per il sostegno del settore fieristico e dei mercati rionali italiani. Sempre nel 2024 verranno messi sul tavolo 20 milioni per migliorare la tracciabilità delle filiere, utilizzando i sistemi di blockchain. Tutto questo, assieme al sostegno dei distretti dei prodotti tipici e a nuove misure per combattere la contraffazione, servirà secondo Coldiretti a dare un colpo al falso Made in Italy, che nel mondo vale 120 miliardi. Nascerà quindi un albo delle imprese culturali e creative di interesse nazionale, affiancato da un piano strategico per proteggere le opere storiche, mentre il 15 aprile di ogni anno si festeggerà la giornata nazionale del Made in Italy. 

Capitolo giovani. La novità più importante è quella del liceo del Made in Italy. Aprirà i battenti nell’anno scolastico 2024-2025 e una nuova Fondazione, con una dotazione iniziale di 2 milioni, farà da raccordo tra i nuovi istituti e le imprese.

L’obiettivo è creare gli imprenditori dei brand italiani del domani e combattere le difficoltà, oggi raddoppiate, delle imprese a trovare competenze da assumere, soprattutto per ristorazione, manifattura e turismo.

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Cosa prevede il ddl incentivi

Quanto al ddl incentivi, l’obiettivo principale è rivedere il sistema degli incentivi alle imprese, troppo numerosi e frammentati. Una giungla di quasi 2.000 agevolazioni, spesso difficilmente compatibili. Viene introdotto un Codice degli incentivi, che definisce principi e criteri direttivi e poi viene prevista la messa a regime e la valorizzazione della piattaforma telematica “Incentivi.gov.it”. Infine viene stabilito che i principi per il coordinamento con gli incentivi regionali devono essere in linea con la politica di coesione Ue.

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