Mutui più cari anche a giugno, aumenti di 4.000 euro in un anno per i consumatori. Giù i prestiti

Imprese e famiglie potrebbero trovarsi a pagare maggiori interessi per 5,4 miliardi nel 2023

Mutui più cari anche a giugno, aumenti di 4.000 euro in un anno per i consumatori. Giù i prestiti
Mutui più cari anche a giugno, aumenti di 4.000 euro in un anno per i consumatori. Giù i prestiti
Mercoledì 9 Agosto 2023, 20:01 - Ultimo agg. 10 Agosto, 07:11
3 Minuti di Lettura

Non si arresta la corsa dei tassi sui mutui alle famiglie, che anche a giugno segnano un nuovo rialzo. Mentre prosegue il trend di calo dei prestiti. È l'istantanea che arriva dalla Banca d'Italia proprio nel pieno del dibattito già surriscaldato sulla nuova tassa sugli extraprofitti delle banche decisa dal governo. Una situazione che allarma i consumatori, che calcolano pesanti ricadute in arrivo per le famiglie. Gli ultimi dati sull'andamento dei tassi a giugno confermano l'andamento in corso già da mesi.

Banche giù in Borsa: il settore perde a Piazza Affari 9 miliardi. Alleggerita la tassa sugli extra-profitti

Mutui, la situazione a giugno

Anche a giugno, secondo i dati contenuti nel dossier "Banche e moneta" di via Nazionale, i tassi di interesse sui prestiti erogati alle famiglie per l'acquisto di abitazioni comprensivi delle spese accessorie (il cosiddetto Taeg, tasso annuale effettivo globale) si sono collocati al 4,65%. A maggio erano già aumentati al 4,58%. Ma è da almeno un anno che la curva segna una crescita quasi inarrestabile (con un calo solo a dicembre 2022), con un tasso ormai raddoppiato rispetto al livello di giugno 2022 (quando il Taeg era al 2,37%). Segna invece un calo il Taeg sulle nuove erogazioni di credito al consumo, che si è collocato al 9,03% (10,43 nel mese precedente) per effetto delle rinegoziazioni. In aumento anche i tassi sui nuovi prestiti alle società non finanziarie (pari al 5,04% dal 4,81 del mese precedente). Con un simile livello dei tassi, non stupisce il trend di calo della domanda di prestiti. Che trova conferma negli ultimi dati: anche a giugno i prestiti al settore privato sono diminuiti dell'1,7% sui dodici mesi (a maggio il calo era stato dell'1,1%). In particolare, mentre segnano un lieve aumento quelli alle famiglie (+0,2% contro il +0,8% del mese precedente), quelli alle società non finanziarie diminuiscono del 3,2% (-2,8 nel mese precedente). In flessione anche i depositi del settore privato (-4,3%, come a maggio), mentre la raccolta obbligazionaria segna un balzo del 16,1% (13,2 in maggio).

Reddito di cittadinanza, 186 furbetti scoperti: truffa da 1 milione, mai dichiarati conti bancari e polizze vita

Mutui, la stangata

Numeri destinati a tradursi in una vera e propria stangata per le famiglie, avvertono le associazioni dei consumatori. «Significa che la rata, per chi ha sottoscritto ora un mutuo a tasso variabile, cresce rispetto a un anno fa di 169 euro al mese», calcola l'Unione nazionale consumatori. Rispetto al 2021 «una maggiore spesa annua tra i +3.060 e +4.080 euro a famiglia», stima Assoutenti. Con il risultato che con l'aumento dei tassi, imprese e famiglie potrebbero trovarsi a pagare maggiori interessi per 5,4 miliardi nel 2023 e per 9 miliardi nel 2024, la stima il Cer per Confesercenti: quasi 14,4 miliardi in 2 anni, fino ad oltre 20 miliardi se si considerano anche i maggiori oneri sui mutui per abitazione a tasso variabile.

© RIPRODUZIONE RISERVATA