Nuovo bonus figli, come funziona il benefit per i lavoratori dipendenti: importo sino a 3.000 euro annui

L’aiuto destinato ai lavoratori delle imprese che decideranno di erogare il contributo

Nuovo bonus figli, come funziona il benefit per i dipendenti che hanno figli a carico
Nuovo bonus figli, come funziona il benefit per i dipendenti che hanno figli a carico
Martedì 1 Agosto 2023, 18:12 - Ultimo agg. 4 Agosto, 08:12
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Arrivano le istruzioni dell’Agenzia delle entrate per i datori di lavoro che intendono concedere ai propri dipendenti con figli a carico somme o rimborsi a titolo di benefit. Si tratta di una sorta di bonus, introdotto con il decreto lavoro varato dal governo nelle scorse settimane, di cui tuttavia potranno beneficiare solo i lavoratori impiegati in aziende che decideranno di erogare l’aiuto. Non è per tutti insomma.

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I CHIARIMENTI

In una circolare diffusa ieri l’Inps ha fornito i chiarimenti sulla nuova disciplina del welfare aziendale, a seguito delle novità introdotte dal decreto lavoro che ha innalzato per il 2023 fino a 3mila euro (al posto dei 258,23 euro previsti per tutti) il limite entro il quale è possibile riconoscere ai dipendenti con figli beni e servizi esenti da imposte, come per esempio le somme erogate o rimborsate ai lavoratori per il pagamento delle utenze domestiche di energia elettrica, acqua e gas. 

Quali somme rientrano nell'agevolazione

Per i dipendenti con figli fiscalmente a carico, dunque, sono esenti dall’Irpef, così come dall’imposta sostitutiva sui premi di produttività, i benefit fino a 3mila euro ricevuti dal datore di lavoro. L’istituto di previdenza precisa espressamente che rientrano nell’agevolazione anche le somme corrisposte o rimborsate per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale. 
L’agevolazione si applica in misura intera a ogni genitore, titolare di reddito di lavoro dipendente, anche in presenza di un solo figlio, purché lo stesso sia fiscalmente a carico di entrambi.

L’Inps ricorda poi che, per l’amministrazione fiscale, sono considerati a carico i figli con reddito non superiore a 2.840,51 euro (al lordo degli oneri deducibili). Poiché il beneficio spetta per il 2023, questo limite di reddito - che sale a 4mila euro per i figli fino a 24 anni - deve essere verificato al 31 dicembre di quest’anno. 

I GENITORI

L’istituto chiarisce inoltre che la nuova agevolazione spetta a entrambi i genitori anche nel caso in cui si accordino per attribuire la detrazione per figli a carico per intero al genitore che, tra i due, possiede il reddito più elevato. 

Come accedere al beneficio

Infine l’Inps spiega che per accedere al beneficio il dipendente deve dichiarare al proprio datore di lavoro di averne diritto, indicando il codice fiscale dell’unico figlio o dei figli fiscalmente a carico. Per questa dichiarazione non è prevista una modalità specifica e quindi può essere resa secondo modalità concordate tra le due parti. Nel caso venissero meno i presupposti per l’agevolazione - per esempio nel caso in cui, nel corso dell’anno, un figlio non sia più fiscalmente a carico - il dipendente è tenuto a darne «tempestiva comunicazione al datore di lavoro». L’azienda recupererà quindi il beneficio non spettante nei periodi di paga successivi e, comunque, entro i termini per le operazioni di conguaglio. 

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