Pensioni, a dicembre arriva il pagamento del conguaglio: chi ne ha diritto e quanto spetta

Sulla rata di dicembre vengono corrisposti il nuovo importo spettante e utilizzato anche per la tredicesima mensilità, e gli arretrati di importo non superiori a 1.000 euro

Pensioni, a dicembre arriva il pagamento del conguaglio: chi ne ha diritto e quanto spetta
Pensioni, a dicembre arriva il pagamento del conguaglio: chi ne ha diritto e quanto spetta
Venerdì 17 Novembre 2023, 17:19 - Ultimo agg. 20 Novembre, 09:49
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Pensioni. L'Inps comunica di aver completato le attività finalizzate a garantire, sulla rata dell'assegno sociale di dicembre 2023, il pagamento del conguaglio. Si riferisce alla rivalutazione definitiva per l'anno 2023, anticipato all'ultimo pagamento dell'anno corrente. La variazione percentuale definitiva calcolata dall'Istat per l'anno 2022, da utilizzare ai fini della perequazione automatica delle pensioni per l'anno 2023, è pari al +8,1%.

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Chi ne ha diritto

La variazione percentuale calcolata dall'Istat per il 2022, da utilizzare ai fini della perequazione automatica delle pensioni per il 2023, è pari a +8,1%.

Sono interessate tutte le pensioni e le prestazioni assistenziali con decorrenza precedente l'anno 2023, per una platea di 21 milioni di prestazioni.

 

Quanto spetta

Sulla rata di dicembre vengono corrisposti il nuovo importo spettante e utilizzato anche per la tredicesima mensilità, e gli arretrati di importo non superiori a 1.000 euro.L'importo aggiuntivo di 154,94 euro, riconosciuto in via provvisoria in funzione dell'importo della pensione e dell'ultimo reddito memorizzato dai sistemi non antecedente all'anno 2019, per il 2023 è stato attribuito a oltre 346.000 beneficiari. La quattordicesima sarà pagata sulla mensilità di dicembre a oltre 150.000 beneficiari. 

Per le pensioni con decorrenza in corso d'anno, l'importo aggiuntivo è stato attribuito in dodicesimi e il limite di reddito è stato rapportato ai mesi di percezione della pensione. Nel caso in cui la pensione con decorrenza durante l'anno sia abbinata con altra pensione con decorrenza anteriore, l'importo è stato attribuito per intero, se spettante, considerando i limiti annuali. La quattordicesima sarà pagata sulla mensilità di dicembre 2023 a oltre 150.000 beneficiari. Per coloro che perfezionano il requisito anagrafico richiesto per l'accesso al beneficio (64 anni di età) dal 1° agosto 2023 al 31 dicembre 2023, e per i soggetti divenuti titolari di pensione nel corso del 2023, la corresponsione viene effettuata sulla mensilità di dicembre 2023, a condizione che sussistano le ulteriori condizioni normativamente previste.

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La rivalutazione

Rispetto alle altre operazioni di conguaglio, stavolta verrà effettuato un ricalcolo considerando il tasso di rivalutazione definitivo dall'Istat per il 2022 e non quello provvisorio utilizzato dall'Inps per adeguare le pensioni a inizio 2023. Si tratta di una differenza dello 0,80% (8,1% il tasso definitivo, 7,3% quello provvisorio applicato per l’indicizzazione), che verrà applicato sulle pensioni seguendo le percentuali di rivalutazione introdotte con la legge di Bilancio 2023.

La tabella con le simulazioni

Solo le pensioni che non superano di 4 volte il trattamento minimo (quindi circa 2.100 euro) possono essere adeguate al 100% per del tasso, mentre sopra questa soglia si utilizzano delle percentuali sempre più ridotte:

  • tra 2.101,53 e 2.626,90 euro: 85% del tasso, quindi l’aumento sarà dello 0,68%;
  • tra 2.626,91 e 3.152,28 euro: 53% del tasso, quindi dello 0,424%;
  • tra 3.152,29 e 4.203,04 euro: 47% del tasso, quindi 0,376%;
  • tra 4.203,05 e 5.253,80 euro: 37% del tasso, quindi 0,296%;
  • sopra i 5.253,81 euro: 32% del tasso, che quindi scende allo 0,256%.

 

Il ricalcolo

Il ricalcolo viene effettuato a decorrere da gennaio 2023, quindi non sarà solo l’adeguamento della pensione di dicembre (che sarà leggermente più alta rispetto a quella pagata il mese precedente), come pure della tredicesima, ma anche il contestuale accredito degli arretrati per 11 mensilità.  

La tredicesima

Oltre al conguaglio, ci sarà ovviamente la tredicesima e i bonus, ma solo se si avranno i requisiti per ottenerlo. L’importo lordo della tredicesima per i pensionati è pari a 1/12 per ogni mese di pensionamento effettivo nell’anno di riferimento. La differenza rispetto al rateo mensile è una tassazione più svantaggiosa per il pensionato e quindi l'importo netto potrebbe essere leggermente più basso. 

Il bonus tredicesima

Un bonus di 154,94 euro potrebbe essere riconosciuto ai sensi del comma 7 dell’articolo 70 della legge 388 del 23 dicembre 2020 ai titolari di uno o più trattamenti pensionistici a carico dell’assicurazione generale obbligatoria o delle forme sostitutive, esclusive ed esonerative della medesima, nonché delle forme pensionistiche obbligatorie gestite dagli enti privatizzati di cui al d.lgs 509/1994. Per averne diritto bisogna soddisfare un requisito economico: l’importo della pensione lorda annua, infatti, non deve superare quello del trattamento minimo annuo del Fondo pensioni lavoratori dipendenti, nel 2023 pari a 7.328,62 euro.

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