Il governo esercita il golden power su Pirelli riguardante il patto parasociale sulla governance della società. La tecnologia della Bicocca è al riparo ma il socio estero si rafforza nella governance e potrà nominare tra tre anni il nuovo amministratore delegato. Ieri sera in una nota, Palazzo Chigi ha comunicato che nella seduta del Cdm del 15 giugno, su proposta del Ministero delle Imprese e del Made in Italy guidato da Adolfo Urso, ha disposto l’esercizio dei poteri speciali sull’operazione oggetto di notifica da parte di China National Tire and Rubber Corporation, Ltd., riguardante il patto parasociale sulla governance della società Pirelli&C. Spa. La decisione del governo, «nel rispetto del principio di proporzionalità, prevede apposite prescrizioni per la tutela dell’asset strategico costituito da sensori Cyber impiantabili negli pneumatici», si legge nella nota. Che aggiunge: «Tali sensori sono in grado di raccogliere dati del veicolo riguardanti, tra l’altro, gli assetti viari, la geolocalizzazione e lo stato delle infrastrutture. Le informazioni così raccolte possono essere trasmesse a sistemi di elaborazione cloud e super calcolatori per la creazione, tramite intelligenza artificiale, di complessi modelli digitali utilizzabili in sistemi all’avanguardia come Smart city e digital twin». Secondo il governo, la rilevanza di questa tecnologia Cyber «è individuabile in una pluralità di settori: automazione industriale, machine to machine communication, machine learning, manifattura avanzata, intelligenza artificiale, tecnologie critiche per la sensoristica e attuatori, Big Data e Analitycs». Per tali settori, dunque, «Cyber si configura come tecnologia critica di rilevanza strategica nazionale».
LA NOTA
Palazzo Chigi aggiunge: «L’uso improprio di questa tecnologia può comportare notevoli rischi non solo per la riservatezza dei dati degli utenti, ma anche per il possibile trasferimento di informazioni rilevanti per la sicurezza».