Reddito di cittadinanza, crollo delle richieste: solo 400mila domande in sei mesi

Al momento i nuclei percettori della prestazione di sostegno calata a terra nel 2019 sono 888 mila. A gennaio le famiglie con il reddito di cittadinanza erano più di un milione

Reddito di cittadinanza, crollo delle richieste: solo 400mila domande in sei mesi
Reddito di cittadinanza, crollo delle richieste: solo 400mila domande in sei mesi
di Francesco Bisozzi
Mercoledì 5 Luglio 2023, 22:08 - Ultimo agg. 7 Luglio, 10:09
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Il reddito di cittadinanza è all’ultimo giro di boa. Le richieste, dopo la stretta avviata dal governo Meloni, sono crollate nel 2023: all’Inps sono pervenute quest’anno appena 432 mila domande. Nel 2022, tra dicembre e gennaio, ne erano state inoltrate 1,4 milioni circa. Risultato? Al momento i nuclei percettori della prestazione di sostegno calata a terra nel 2019 sono 888 mila (un milione al lordo dei beneficiari della pensione di cittadinanza). A gennaio, per intenderci, le famiglie con il reddito di cittadinanza erano più di un milione. Mentre all’inizio del 2022 l’asticella si posizionava ancora più in alto, a quota 1,2 milioni. La misura è costata attorno ai 30 miliardi di euro da quando ha preso il largo. A maggio lo Stato ha speso 568 milioni per il reddito e la pensione di cittadinanza, ovvero il 14 per cento in meno rispetto a gennaio, quando i milioni impegnati erano stati 664. Campania e Sicilia restano le due regioni con in pancia il maggior numero di nuclei percettori del reddito di cittadinanza. In Campania sono più di 200 mila. In Sicilia invece circa 188 mila. Seguono Puglia (85 mila), Lazio (83 mila) e Lombardia (53 mila). In Calabria ricevono ancora l’assegno in 65 mila, in 42 mila in Toscana e in 33 mila in Sardegna.

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L’importo medio erogato per il reddito di cittadinanza a maggio è risultato pari a 603 euro (291 euro per la pensione di cittadinanza). Da gennaio arriva l’Assegno di inclusione per i nuclei con disabili, minori, over 60 e componenti svantaggiati inseriti in programmi di cura e assistenza certificati dalla Pa. L’importo è fino a seimila euro l’anno, sarebbe a dire 500 euro al mese, più un contributo affitto di 3.360 euro l’anno (che fanno 280 al mese).

Se il nucleo è costituito da tutte persone almeno 67enni o disabili gravi l’importo mensile sale a 630 euro, quindi 7.560 l’anno, più 150 euro al mese di contributo affitto. Il nuovo strumento sarà erogato tramite una Carta d’inclusione (ricaricabile). Per quanto riguarda i requisiti, i richiedenti dovranno essere residenti in Italia da almeno cinque anni. Necessario un Isee non sopra i 9.360 euro e un reddito familiare inferiore a 6.000 annui moltiplicati per la scala di equivalenza.

 

IL SALARIO

Intanto la ministra del Lavoro, Marina Calderone, è tornata sul salario minimo. A margine dell’evento dell’Anci “Missione Italia 2021-2026”, la ministra ha detto: «Va fatta una valutazione complessiva sui temi e poi bisogna prendere anche la responsabilità di individuare dei percorsi. Non credo ci sia, in questo, una volontà di non dialogare, non credo assolutamente. C’è ovviamente la consapevolezza che i percorsi possono essere diversi». 

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