Rottamazione quater, c'è la proroga per il versamento della terza rata: ecco la nuova scadenza

Alla nuova scadenza, si precisa, si applica anche il termine di tolleranza di 5 giorni previsto dalla norma

Rottamazione quater, proroga per la scadenza del versamento della terza rata
Rottamazione quater, proroga per la scadenza del versamento della terza rata
Mercoledì 21 Febbraio 2024, 19:20 - Ultimo agg. 22 Febbraio, 15:26
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Riapre lo sportello per il versamento della prima e seconda rata della rottamazione quater delle cartelle esattoriali. I contribuenti che hanno saltato le scadenze del 31 ottobre e 30 novembre 2023 potranno approfittare di un nuovo 'appello' fissato per il prossimo 15 marzo (mentre anche la scadenza prevista per il versamento della terza rata, inizialmente fissata al 28 febbraio, slitta al 15 marzo). 

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Rottamazione, la nuova scadenza

Alla nuova scadenza, si precisa, si applica anche il termine di tolleranza di 5 giorni previsto dalla norma.

Del “pacchetto fiscale” fa parte anche un’altra norma, l’allargamento del ravvedimento operoso speciale anche ai redditi del 2022. La misura permette di chiudere le pendenze con il Fisco pagando sanzioni ridotte a un diciottesimo. Viene pertanto richiesto il versamento di quanto dovuto o in un’unica soluzione entro il 31 marzo 2024, o attraverso quattro rate di pari importo (a partire da fine marzo) con scadenze al 30 giugno, 30 settembre e 20 dicembre 2024. In questo caso scatteranno interessi annui del 2 per cento. 

Il passaggio

Introdotto dalla legge di Bilancio 2023, il ravvedimento operoso speciale consentiva di regolarizzare gli errori commessi sulle dichiarazioni presentate fino al periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2021. La scadenza per la fruizione dell'agevolazione era stata inizialmente fissata al 30 settembre 2023. Entro quella data il contribuente era tenuto a rimediare alla violazione commessa versando la prima rata (o l'intera somma), a condizione che non ci fosse già stata una contestazione formale. Il mancato versamento della rata comportava la decadenza dal beneficio e l'iscrizione a ruolo da parte dell'Agenzia delle Entrate. È poi arrivata a fine anno una seconda possibilità. I contribuenti hanno potuto beneficiare ancora della misura di favore con il pagamento, questa volta senza dilazioni, delle somme dovute e la rimozione delle irregolarità, entro la nuova scadenza fissata al 20 dicembre scorso. Ma sempre per il periodo d'imposta 2021.

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