Spid e Cie, arriva l'identità digitale europea. Dai certificati medici al 730, tutti i servizi che saranno disponibili

Portafoglio sul cellulare con i documenti

Identità digitale, uno “Spid unico” per tutta Europa. Accesso più facile ai servizi pubblici
Identità digitale, uno “Spid unico” per tutta Europa. Accesso più facile ai servizi pubblici
di Giacomo Andreoli
Giovedì 29 Giugno 2023, 22:00 - Ultimo agg. 30 Giugno, 15:59
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Dai certificati di nascita a quelli medici, dai servizi bancari alla presentazione del 730. E ancora: noleggio dell’auto tramite la patente digitale e check-in in hotel. Presto sarà possibile usufruire di tutti questi servizi pubblici e privati nell’intera Unione europea con un’unica piattaforma di identità digitale, sicura e affidabile. Insomma, qualcosa di simile all’italiano Spid o meglio alla Cie (Carta d’identità elettronica), che varrà per tutto il Vecchio Continente.

Ci sarà quindi un portafoglio virtuale, certificato con la firma elettronica e disponibile sullo smartphone, in cui inserire tutti i documenti personali.

Il Parlamento e il Consiglio Ue ieri hanno raggiunto un accordo sulla proposta presentata dalla Commissione per la riforma del Regolamento europeo eIDAS.

LE REGOLE

Le nuove regole riguarderanno persone e imprese e nascono con l’obiettivo di uniformare il frastagliato quadro dei 27 Paesi Ue. Il regolamento del 2014, infatti, aveva obbligato le varie nazioni a creare sistemi nazionali di identificazione elettronica che soddisfacessero determinati standard tecnici e di sicurezza.

Come spiega però a Il Messaggero Marco Martorana, presidente dell’associazione di tutela della privacy Assodata, «quel regolamento si è dimostrato troppo debole, perché pochi Stati membri hanno previsto, al loro interno, regimi di identificazione elettronica».

Questo accordo, invece, «è il passo avanti che molti aspettavano per un vero e proprio coordinamento in tutta l’Unione finalizzato all’accesso ai servizi digitali». La Commissione punta, entro il 2030, a far usare ad almeno l’80% dei cittadini europei il nuovo sistema di identità digitale per accedere ai principali servizi pubblici.

La nuova piattaforma, retta da un’unica architettura informatica su cui si sta iniziando a lavorare, dovrà essere, secondo una relazione approvata a inizio anno dalla Commissione industria del Parlamento Ue, «facile da usare» per garantire «ai cittadini il controllo dei propri dati personali».

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I LIVELLI DI VALIDAZIONE

Chi attualmente in Italia ha lo Spid o la Cie rientrerà naturalmente nel nuovo sistema europeo senza grandi modifiche. Quanto al portafoglio virtuale, il cosiddetto E-Wallet, potrà essere utilizzato per attestare e conservare in forma digitale carta d’identità, patente di guida e tessera sanitaria, ma potrà includere anche titoli di studio e licenze professionali, oltre che documenti giuridici che provano l’attivazione di regimi di tutela, rappresentanza o delega.


Il portafoglio digitale dovrebbe essere collegato a un nucleo centrale dell’identità personale (Pid), cioè l’insieme di dati correlati all’identità di una persona fisica o giuridica.

Per attestare i propri dati personali e verificare identità e documenti in vari procedimenti (come i bandi di concorso), si dovrebbe quindi far riferimento a provider pubblici o privati. Insomma, per la nuova identità digitale europea non sarà sempre indispensabile rivolgersi a fornitori commerciali, ma per usarla, soprattutto in alcuni casi, i servizi a pagamento potrebbero essere necessari. I dettagli, però, devono essere ancora definiti. Ci dovrebbero essere infine due livelli di validazione digitale di documenti e atti: una semplice e una rafforzata. 

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