Irpef, detrazioni beffa: taglio di 260 euro solo ai redditi medi. Ridotti i benefici fiscali a chi ne guadagna più di 50mila

di Luca Cifoni e Giacomo Andreoli
Lunedì 12 Febbraio 2024, 00:26 - Ultimo aggiornamento: 13 Febbraio, 12:44 | 1 Minuto di Lettura

Le detrazioni

Le detrazioni al 19% sono però le più diffuse e tra queste incidono quelle sugli interessi dei mutui, fino a un massimo di 4mila euro per l’acquisto e fino a 2.582 euro per la costruzione o la ristrutturazione dell’abitazione principale. Vantaggiosa è anche la detrazione sugli intermediari: fino a mille euro se ci si è serviti di un’agenzia immobiliare per comprare quella che poi diventa la propria prima casa.
Ci sono poi le spese universitarie e varie altre voci. Le detrazioni, tuttavia, per una norma inserita alcuni anni fa, oltre i 120mila euro si riducono progressivamente, fino ad azzerarsi sopra i 240mila euro. E qui, in combinazione con le novità del 2024, scatta il paradosso. Oltre i 240 mila l’importo complessivo da detrarre è già annullato e la franchigia non può essere applicata.

Ecco che, così, chi guadagna 50mila euro e può detrarre ad esempio 500 euro tra interessi del mutuo e costi dell’agenzia immobiliare, non avrà alcun nuovo beneficio fiscale. Mentre chi è oltre i 240mila euro di reddito pagherà comunque 260 euro in meno rispetto all’anno precedente. Va detto che si tratta di una platea ridotta, meno di centomila persone, per le quali un piccolo “regalo” non farà probabilmente molta differenza. Ma il contrasto con il trattamento riservato a redditi molto più bassi salta comunque all’occhio.

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