Concordato biennale per le partite Iva
Il destino del nuovo taglio delle tasse sarà legato però a quello di un’altra misura: il concordato biennale per le partite Iva. Più risorse arriveranno da lì (per ora si prevedono circa 2 miliardi), più l’esecutivo investirà sul nuovo taglio Irpef. Sulla carta, l’obiettivo fissato è arrivare a due aliquote, per poi passare alla flat tax, ovvero un’aliquota unica. Se però non ci fossero abbastanza risorse (il passaggio da quattro a tre aliquote è già costato oltre 4 miliardi) si potrebbe intanto optare per l’abbassamento dell’aliquota massima del 43% (che scatta proprio oltre i 50mila euro di reddito) o per lo spostamento della stessa su livelli di reddito più elevati. Ma - sempre vista la necessità di recuperare risorse - a quel punto potrebbe essere indispensabile aumentare ancora la franchigia delle detrazioni, creando un ulteriore squilibrio rispetto a chi guadagna oltre 240mila euro.