A due settimane da quando hanno staccato la spina al suo Archie, la madre del piccolo continua la sua battaglia contro le istituzioni inglesi e spiega le motivazioni in un'intervista a La Repubblica. «Lo stato e le istituzioni britanniche sono stati crudeli, spietate. Bisogna cambiare il sistema. Anche in Inghilterra i genitori devono avere l'ultima parola prima di staccare le macchine a un figlio» dice Hollie Dance, 46 anni, la donna che insieme al marito ha lottato fino all'ultimo istante per non consentire di staccare la spina alla macchina che teneva in vita Archie.
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La tragica storia di Archie
Lo scorso 6 agosto, per la vita di Archie, 12 anni, hanno deciso i giudici inglesi che, contrariamente al volere dei genitori, hanno stabilito di spegnere la macchina che consentiva la respirazione, dopo che i medici hanno constatato la sua morte cerebrale, in seguito ad una brutale sfida su Internet a cui avrebbe participato il giovane
«Abbiamo scritto al Ministero della Salute britannico per ottenere una inchiesta pubblica.
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L'ultimo ricordo di Archie
«L'avevo visto solo pochi minuti prima. Era venuto in camera mia, facendomi una sorpresa: il nostro coniglio nella borsa del nuoto. Abbiamo riso insieme, poi sono andata al piano di sotto... Perciò voglio fare appello a tutti i genitori: state attenti ai pericoli online per i vostri figli. Controllateli: i nostri bambini ci sembrano innocenti, ma a volte non lo sono del tutto. Io non me ne sono accorta per tempo» ha detto Hollie Dance, la madre del dodicenne che sarebbe morto per una sfida su TikTok.
Prima di staccare la spina, il momento più dolce e difficile per una mamma. «L'ho baciato. Gli ho sussurrato che ero la mamma più orgogliosa del mondo, che mi dispiaceva di aver perso la battaglia e che lo amerò per sempre. Gli ho detto di aspettarmi, perché un giorno saremo di nuovo insieme».