Regina Elisabetta, il Sudafrica rivendica "Stella d'Africa": il «suo» diamante da record

La storia racconta che il diamante fu trovato per caso da Frederick Wells, supervisore della miniera Premier Mine sita a Cullinan (in Sudafrica

Diventa sempre più insistente la richiesta da parte del Sudafrica del diamante che sembrerebbe essere di proprietà del continente e non del Regno Unito
Diventa sempre più insistente la richiesta da parte del Sudafrica del diamante che sembrerebbe essere di proprietà del continente e non del Regno Unito
Sabato 17 Settembre 2022, 10:06 - Ultimo agg. 13:58
4 Minuti di Lettura

Richieste preziose. Il Sudafrica rivuole indietro dal Regno Unito il suo diamante che ad oggi è il secondo più grande al mondo. Una richiesta avanzata da qualche tempo e che, dopo la morte della Regina Elisabetta,  è diventata più insistente. Il diamante, noto come Stella d’Africa o Cullinan I, sembra sia di proprietà del popolo sudafricano, nonostante la monarchia britannica sostenga altro. Questo, infatti, sembrerebbe essere un regalo da parte del Sudafrica alla famiglia reale, nel lontano 1905, quando il paese era colonizzato dalla Gran Bretagna. 

Leggi anche > Regina Elisabetta, anche David Beckham in fila per 12 ore per renderle omaggio: «Ma ne è valsa la pena»

IL DIAMANTE

La storia racconta che il diamante fu trovato per caso da Frederick Wells, supervisore della miniera Premier Mine sita a Cullinan (in Sudafrica appunto) e di proprietà di Thomas Cullinan, durante uno dei suoi giri di controllo. Dopo due anni il governatore di Transvaal, la regione in cui si trovava la miniera (all’epoca sotto dominio dell’impero britannico) decise, dopo aver comprato la pietra preziosa per 150.000£ da Cullinan, di farne omaggio al re Edoardo VII per il suo 66esimo compleanno con lo scopo di rafforzare i rapporti con l’impero. Il re accettò il regalo e la pietra fu portata a Londra, dove venne tagliata in 4 diamanti più piccoli: Cullinan I di 530,20 carati, Cullinan II di 317,40 ct, Cullinan III di 94,40 ct, Cullinan IV di 63,60 ct. I due diamanti Cullinan I e II fanno parte del tesoro della corona e per questo conservati nella torre di Londra mentre invece Cullinan III e IV sono parte dei gioielli personali della regina Elisabetta II e quindi non sono esposti al pubblico.  

Il Movimento di trasformazione africano, fondato quattro anni fa e noto come ATM, è un partito politico sudafricano guidato da Vuyolwethu Zungula che, sulla questione, sembra avere idee molto precise: «Il mio paese dovrebbe lasciare il Commonwealth, chiedere un risarcimento per tutti i danni subiti dai britannici e scrivere una nuova costituzione basata sul volere delle persone sudafricane e non dettata dalla Magna Carta britannica.

Infine dovrebbe chiedere indietro tutto l’oro e i diamanti rubati dagli Inglesi». Della stessa opinione è Thanduxolo Sabelo, ex segretario provinciale del ANC KwaZulu-Natal. 

«I minerali del nostro paese continuano a dare beneficio all’Inghilterra a discapito della nostra gente. Se siamo in un profondo e vergognoso stato di povertà, con un altissimo tasso di disoccupazione e un livello crescente di criminalità è a causa dell’oppressione e devastazione causati da lei (regina Elisabetta II) e dai suoi antenati» dice, affermando che i diamanti Cullinan debbano essere rimandati immediatamente in Sudafrica. Da questa polemica, che non riguarda chiaramente solo il diamante in sé ma una politica distruttiva perpetrata dagli Inglesi in Sudafrica, è nata un petizione. Oltre seimila persona l’hanno firmata, chiedendo che la Stella d’Africa venga riconsegnato ai veri proprietari.  Il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa però non si è espresso a riguardo, limitandosi a offrire pubblicamente le proprie condoglianze per la morte della regina Elisabetta II alla famiglia reale. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA