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Anziano abbandonato muore di stenti, in carcere figlio e nuora condannati a 5 anni

di Roberta Pugliesi
Articolo riservato agli abbonati
Domenica 30 Ottobre 2022, 07:46 - Ultimo agg. : 07:47
3 Minuti di Lettura

Ci sono voluti otto anni di processo. Ma alla fine un anziano padre di 73 anni, morto nel 2014 dopo essere stato abbandonato a se stesso per lungo tempo dal figlio e dalla nuora, in condizioni a dir poco pietose, ha avuto giustizia. I due coniugi, Antonella Marzilli e a Maurizio Fabbrica, sono stati arrestati in queste ore dai carabinieri della stazione di Fontana Liri dopo la definitiva condanna a cinque anni di reclusione per il reato di abbandono di persona incapace.

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Una storia molto triste e delicata che suscitò sdegno e rabbia nel piccolo Comune di Fontana Liri dove vivevano i tre, tutti sotto lo stesso tetto. L'anziano però non era autosufficiente e necessitava di cure ed attenzioni. Oltre all'affetto che ci si sarebbe aspettato nei confronti di un padre in difficoltà, il figlio insieme a sua moglie lo privarono anche dell'assistenza quotidiana fatta di piccoli gesti come preparare il pranzo e la cena, lavarlo, cambiarlo con abiti puliti, somministrare le medicine.

Venne letteralmente abbandonato a se stesso tanto che lo stato di particolare indigenza dell'uomo non passò inosservato ad un altro familiare che un giorno si recò a casa per fargli visita e lo trovò legato in un sorta di gabbia all'interno di una stanza fredda. Turbato e capendo che bisognava intervenire immediatamente segnalò il fatto ai carabinieri.

Nel dicembre 2014 si presentò con il suo avvocato presso la caserma Alberto La Rocca del comando provinciale di Frosinone, sporgendo una formale denuncia. Gli accertamenti e le indagini partirono subito tanto che i carabinieri della stazione di Fontana Liri, intervenuti nell'immediatezza insieme ai vigili urbani, agli assistenti sociali e al 118, riscontrarono la veridicità della denuncia. Dinanzi a loro trovarono un anziano in difficoltà e bisognoso di cure mediche.
Per questo ne disposero subito il trasporto presso il pronto soccorso dell'ospedale Santissima Trinità di Sora, dove arrivo in condizioni critiche e dove purtroppo morì dopo alcuni giorni. L'autopsia stabili che la morte, per aritmia cardiaca, sarebbe derivata da una serie di concause: su tutte l'ipotermia e la disidratazione.

La drammatica vicenda, dopo un processo arrivato fino al ricorso in Cassazione, che aveva rimandato il giudizio alla Corte di Assise di Appello di Roma, si è concluso con la sentenza di condanna divenuta irrevocabile proprio la mattina dell'arresto avvenuto due giorni fa. Sentenza con cui la Corte di Cassazione ha decretato definitivamente la condanna di entrambi a 5 anni di reclusione.


In primo grado la condanna era stata di 12 anni ben oltre i quattro anni di reclusione che aveva richiesto il sostituto procuratore Alfredo Mattei. I carabinieri di Fontana Liri, appena ricevuto l'ordine con cui veniva disposta la carcerazione, sono ritornati proprio in quella stessa abitazione dove otto anni fa trovarono il povero anziano in condizioni disperate. Questa volta però in casa c'erano marito e moglie, rispettivamente di 52 e 44 anni, che sono stati prelevati dai militari dell'arma e portati rispettivamente nelle Case circondariali di Lanciano e di Roma Rebibbia.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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