Roma, un'altra giornata di proteste: manifestanti pro-stamina bloccano via del Corso

Manifestazione pro-Stamina a via del Corso a Roma
Manifestazione pro-Stamina a via del Corso a Roma
Venerdì 13 Dicembre 2013, 19:33
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Altra giornata di proteste e manifestazioni oggi a Roma. Tra studenti, forconi, lavoratori ed operatori della Croce Rossa sono state diverse le piazze della capitale che hanno ospitato presidi, volantinaggi o sit-in.

A creare disagi al traffico, nel pomeriggio, è stata però la protesta di alcuni malati di distrofia muscolare che hanno bloccato il traffico in pieno centro, a via del Corso, all'altezza di Palazzo Chigi. La protesta per chiedere di accedere alle cure secondo il metodo Stamina.

In mattinata è saltato invece il previsto corteo degli studenti per le strade dell'Eur. Gli studenti del movimento "Rotta di Collisione" hanno deciso di unirsi al presidio dei forconi a piazzale dei Partigiani ormai arrivati al loro quinto giorno di protesta. Nelle stesse ore davanti al Ministero dell'Economia si è tenuto un sit-in indetto dalla Uilca, per «l'armonizzazione contrattuale dei dipendenti di Equitalia». Mentre, poco dopo le nove, centinaia di lavoratori edili hanno manifestato con fischietti, bandiere rosse e striscioni dal Colosseo a piazza Venezia e piazza SS. Apostoli. In un'altra piazza del centro, al Pantheon, una rappresentanza dei 4 mila lavoratori della Croce Rossa Italiana, ha protestato, a meno di 15 giorni dall'entrata in vigore del Decreto 178/12 che sopprime l'ente, per «sapere quale sarà il loro destino».

E anche i tirocinanti che da tre anni lavorano negli uffici giudiziari hanno dato vita ad un presidio a Montecitorio. Chiedendo che nella legge di stabilità in discussione siano stanziate risorse e soprattutto sia previsto un percorso che preveda «finalmente un rapporto di lavoro», anche a tempo determinato, per continuare a lavorare e a supportare i dipendenti del Ministero della Giustizia. Il riconoscimento del lavoro dei tirocinanti, spiegano, «aiuterebbe la giustizia ad accorciare i tempi per i procedimenti e a riscoprire che la Giustizia è un diritto così come è un diritto il Lavoro».

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