Ruralis, la startup irpina conquista il mondo del turismo: «+153% di fatturato in un anno»

L'azienda gestisce oltre 150 immobili in borghi e zone rurali dell'Italia

Startup Ruralis
Startup Ruralis
Lunedì 26 Febbraio 2024, 14:00
3 Minuti di Lettura

La startup per lo sviluppo del turismo e la gestione di case vacanze nei borghi e nelle aree interne del nostro Paese, nata nel 2020, lo scorso anno ha messo a segno un +153,7% del valore della produzione rispetto al risultato raggiunto nel 2022, espandendo la sua presenza in 35 province, da Nord a Sud, con oltre 150 immobili gestiti e più di 10mila turisti accolti, di 25 diverse nazionalità.

Nel 2023, l’azienda, creata in piena pandemia da Covid da Nicolas Verderosa con un team di giovani professionisti con formazione in campo economico e turistico, rientrati in Italia per mettere in pratica le esperienze maturate tra Nord America, Asia ed Europa ha realizzato due aumenti di capitali: uno di 210mila euro, in una campagna di equity crowdfunding sul portale CrowdFundMe (quotato a Piazza Affari), annoverando tra gli investitori anche il network Lifegate, l’altro di 300mila euro, di cui 250mila da un investitore statunitense (cifra che gli ha consentito di partecipare al programma “Investor Visa” del Ministero delle imprese e del made in Italy).

Sempre lo scorso anno, Ruralis ha quadruplicato il suo staff, passando da quattro a sedici dipendenti, il 60% dei quali lavora in modalità remota, riflettendo l'impegno dell'azienda verso flessibilità e benessere del suo personale. Tra i nuovi ingressi, c’è quello di Paolo Procacci, ex manager di Booking.com, nominato Chief Commercial Officer, con l'obiettivo di ampliare l'offerta di alloggi di qualità per turisti da tutto il mondo. La startup nasce per risolvere un problema serio del mercato italiano degli affitti brevi in luoghi decentrati: la mancanza di strutture ricettive, unita alla presenza di immobili, anche di pregio, non valorizzati e disabitati.

Ruralis.com è, al momento, l’unico operatore che digitalizza le strutture ricettive situate nelle zone rurali e più isolate del nostro territorio.

Video

Copre tutti i servizi di gestione e valorizzazione degli immobili e dei soggiorni (a eccezione di check in/out, pulizie e manutenzione), sia per privati, che per pubbliche amministrazioni e offre ai turisti di tutto il mondo la possibilità di scoprire bellezze storico-paesaggistiche ed esperienze nascoste e inedite. Non ha concorrenti diretti in Italia (verticali sul segmento aree interne). «La nostra visione è quella di dimostrare che è possibile innescare un circolo virtuoso di crescita economica e speranza nei comuni italiani, attraverso modelli di business innovativi e sostenibili, contrastando il fenomeno dello spopolamento» dichiara l’amministratore delegato, Nicolas Verderosa. Quanto ai progetti per il 2024: «avvieremo un round di Series A, continuando a lavorare sulla qualità del prodotto che offriamo ai nostri clienti. Il nostro obiettivo per l’anno è quello di essere presenti in tutte o quasi le province italiane e sbarcare in un altro paese europeo». Attualmente Ruralis è attiva in tutte le Regioni italiane.

© RIPRODUZIONE RISERVATA