Alessia Pifferi, nelle chat con un uomo i presunti abusi sulla figlia: «Te la senti di stare con me e Diana?»

Alessia Pifferi 37 anni, è in carcere dal 21 luglio scorso per omicidio volontario aggravato

Bimba morta, Alessia Pifferi, giallo su presunti abusi nelle chat, scriveva al compagno: «Porto Diana dalla baby sitter o no?»
Bimba morta, Alessia Pifferi, giallo su presunti abusi nelle chat, scriveva al compagno: «Porto Diana dalla baby sitter o no?»
Mercoledì 26 Ottobre 2022, 17:46 - Ultimo agg. 17:55
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«Te la senti di stare con me e Diana? ... O vuoi che porto Diana dalla babysitter? ... Dimmi tu». Questo è quanto scriveva a un misterioso uomo, lo scorso 20 marzo, Alessia Pifferi, mamma della piccola Diana Pifferi, la bimba di un anno e mezzo morta di stenti dopo essere stata abbandonata in casa per sei giorni lo scorso luglio.  

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La chat tra Alessia Pifferi e un uomo

Alessia Pifferi 37 anni, in carcere dal 21 luglio per omicidio volontario aggravato, ora sarebbe al centro di alcune chat dietro le quali si nasconderebbe l'ombra di presunti abusi sulla piccola Diana.

Dall'altra parte del telefono un 56enne, perquisito ieri dalla Squadra mobile di Milano e indagato con la donna per l'ipotesi di reato di corruzione di minorenne.

In una delle conversazioni intercettate, Alessia Pifferi, chiedeva al 56enne se dovesse portare Diana dalla babysitter o no, e l'uomo a quella domanda replicava: «Dipende». Il contenuto della chat è riportato nel decreto di perquisizione firmato dai pm Francesco De Tommasi e Rosaria Stagnaro. Alcuni messaggi da parte dell'interlocutore maschile risultano molto ambigui: «nudi sotto il piumone abbracciati .... e Diana che dorme» e Pifferi rispondeva: «Siiiiii».

«Ti piace baciare? ... ma posso anche davanti a Diana?», chiedeva lui. Alessia rispondeva: «Certo che puoi». Poi il 56enne: «Voglio baciare anche Diana». Pifferi: «Lo farai». Da qui gli inquirenti hanno deciso di procedere con la perquisizione in casa del misterioso amante. Sono stati sequestrati pc e cellulari appartenenti all'uomo per verificare l'esistenza di «conversazioni» o materiale con riferimento «ad atti sessuali con soggetti di minore età ed in particolare con la minore Diana»

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