Il finto fisioterapista nega le accuse di abusi sessuali

Il finto fisioterapista nega le accuse di abusi sessuali
di Elena Ganelli
Mercoledì 24 Aprile 2024, 21:50
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TRIBUNALE

Ha negato tutte le contestazioni in particolare quelle relative ai reati più gravi vale a dire le violenze sessuali su alcune donne sue pazienti, una delle quali addirittura minorenne, mentre svolgeva abusivamente l’attività di fisioterapista nella palestra gestita in centro a Fondi. Biagio Marsella, 29enne finito agli arresti domiciliari una settimana fa, ieri mattina è stato ascoltato dal giudice Giuseppe Cario e nel corso dell’interrogatorio di garanzia ha respinto le accuse proclamandosi estraneo ai fatti. Assistito dagli avvocati Alfonso Falcone e Maria Letizia Bortone, ha risposto alle domande del magistrato. Il giovane, personal trainer e wellness coach secondo quanto emerso dalle indagini condotte dalla Guardia di finanza e dalle dichiarazioni di quattro donne che si erano rivolte a lui per alcuni trattamenti sarebbero state sottoposte a palpeggiamenti invasivi e non consensuali, mentre in un caso è stato addirittura consumato un rapporto completo. Il tutto durante trattamenti di fisioterapia, crioterapia e pressoterapia, all’interno di un locale della palestra allestito appositamente.

Dalle indagini è emerso inoltre che Marsella svolgeva l’attività professionale di fisioterapista, appunto, «in assenza dei prescritti titoli di studio, della prevista abilitazione e della necessaria iscrizione all’albo». Tanto che nell’ordinanza cautelare che lo ha fatto finire ai domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico è stata anche disposto il sequestro preventivo dell’Associazione sportiva dilettantistica di Fondi, adibita a palestra nella cui veste veniva esercitata l’attività professionale, risultata svolta in assenza dei prescritti titoli di studio, della prevista abilitazione e della necessaria iscrizione all’albo, nonché dei locali, attrezzature e impianti. Ieri mattina a conclusione dell'interrogatorio di garanzia i legali del 29enne hanno depositato della documentazione relativa ai titoli e alle abilitazioni professionali oltre ad una istanza con la quale chiedono la revoca della misura. Il gip Cario si è riservato di decidere all'esito del parere del pm.

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