Davide Renne, morto a 46 anni il direttore creativo di Moschino. L'incarico solo 3 settimane fa

Lunedì l'operazione a Milano per un problema al cuore. Dopo tre giorni di terapia intensiva la notizia della scomparsa

Davide Renne, morto a 46 anni il direttore creativo di Moschino. L'incarico solo 3 settimane fa
Davide Renne, morto a 46 anni il direttore creativo di Moschino. L'incarico solo 3 settimane fa
Venerdì 10 Novembre 2023, 17:28 - Ultimo agg. 17:50
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Davide Renne, designer 46enne nominato solo tre settimane fa nuovo direttore creativo di Moschino, è morto il 10 novembre. Per vent’anni aveva guidato l’ufficio stile donna di Gucci. Lunedì l'operazione a Milano per un problema al cuore. Dopo tre giorni di terapia intensiva la notizia della scomparsa. 

«Non ci sono parole per descrivere l’incommensurabile dolore che stiamo vivendo in questo momento così drammatico.

Davide si era unito a noi solo pochi giorni fa, quando un malore improvviso ha stroncato troppo presto la sua giovane vita. Non riusciamo ancora a credere a quello che è successo. Con Davide stavamo lavorando a un progetto ambizioso, pieni di entusiasmo e di ottimismo verso il futuro. Anche se è stato con noi solo per pochissimo tempo, Davide è stato in grado di farsi subito amare e rispettare. A noi resta oggi la responsabilità di portare avanti ciò che la sua fantasia e creatività avevano solo immaginato. Ci stringiamo alla famiglia e ai numerosissimi amici di Davide con affetto», ha detto Massimo Ferretti, Presidente Esecutivo di Aeffe SpA.

 

Chi era Davide Renne

Per due decenni Davide Renne ha ricoperto il ruolo di Head Designer for Womenswear all'interno delll'ufficio stile donna di Gucci. In Moschino avrebbe supervisionato le collezioni donna, uomo e accessori.

«È un designer brillante, e un essere umano speciale - aveva scritto Ferretti nella nota dell'annuncio -  Franco diceva che le cattive maniere sono l'unico vero cattivo gusto, e conoscendo Davide sono rimasto colpito non solo dal suo evidente talento ma dalla sua gentilezza, dalla sua sensibilità».

L'emozione di Davide Renne era stata evidente: «Franco Moschino aveva soprannominato il suo studio "la sala giochi". È così: ciò che la moda - soprattutto quella italiana, e la maison Moschino in primis - può realizzare con la sua influenza dovrebbe essere sempre fatto con un senso di gioco, di gioia. Un senso di scoperta e sperimentazione. Sono profondamente consapevole dell'onore che Massimo Ferretti, un gentiluomo quasi paterno nei miei confronti con la sua capacità di ascoltare e dialogare durante i nostri incontri - aveva sottolineato - mi abbia concesso di prendere il timone della Maison fondata da una delle grandi menti della moda».

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