Un taglio netto col passato e col suo lavoro. Ha distrutto il telefono a mazzate, davanti ai suoi ex pazienti in piazza. Il gesto simbolico è di Ugo Gaiani, medico di base che è andato in pensione dopo 39 anni di lavoro di cui gli ultimi 33 passati a Guastalla, nella Bassa Reggiana (nei primi sei aveva fatto la guardia medica tra Appennino Reggiano e Modenese, in particolare a Riolunato). Un momento liberatorio che ha organizzato il medico stesso venerdì scorso, al termine del suo ultimo giorno col camice bianco. Ha chiamato pazienti e amici - circa 150 i presenti - per salutarli e offrire loro un rinfresco d'addio in piazza a Guastalla.
Il direttore del Cepid, Gabriele Sani: «Ansia e solitudine, in aumento il disagio psicologico»
Il telefono distrutto in piazza
Infine il colpo di scena: con maglietta dei San Antonio, cappellino da battitore e mazza da baseball, il medico ha rotto in mille pezzi il telefono fisso dell'ambulatorio, con i pazienti in cerchio che hanno filmato la scena. «L'ho fatto - ha spiegato il dottor Gaiani al Resto del Carlino - perché negli ultimi anni la reperibilità era diventata un incubo, dallo stress a tanti problemi che hanno influito sulla mia condizione generale».
Le critiche
Un gesto che ha destato anche qualche critica, ma il medico puntualizza: «È difficile lasciare una professione a cui si è rimasti legati per quasi quarant'anni. Con tanti pazienti si è creato un rapporto non solo professionale ma anche di amicizia. Lo dimostrano i tanti cittadini che sono venuti a salutarmi in piazza, sotto l'ambulatorio, alla fine della mia attività. Ma arriva un momento in cui bisogna smettere». Per Gaiani, sabato è stato il primo giorno da pensionato: «Mi sono concesso un giro sulla mia adorata moto, sull'Appennino. Un giro in solitaria, a rilassarmi. È stato bellissimo. È stato un sogno».