Caserta, scuole-cantiere: due sedi per ospitare 600 alunni

“Ruggiero” e “Lombardo Radice” da abbattere: individuate le aule dell’ex Pavese e della Diocesi

Il question time
Il question time
di Daniela Volpecina
Venerdì 12 Aprile 2024, 07:00 - Ultimo agg. 08:11
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Scuole da abbattere e ricostruire, il Comune ha intercettato le sedi alternative per gli alunni della “Ruggiero” di via Trento e della ex “Lombardo Radice” di via Roma. Ad annunciare le soluzioni è stato l’assessore ai lavori pubblici, Massimiliano Marzo, nel question time di ieri mattina, rispondendo a una interrogazione del consigliere della Lega, Maurizio Del Rosso. L’esponente di opposizione aveva chiesto infatti di essere aggiornato sullo stato dei luoghi, sull’avvio dei cantieri nei plessi che beneficeranno degli interventi finanziati nell’ambito del Pnrr e sul rispetto del termine ultimo fissato dal governo al 31 dicembre 2026. «Sono felice di informarvi – ha dichiarato Marzo – che è in corso una interlocuzione con la Provincia per destinare alcune delle aule dell’ex istituto Cesare Pavese di via Acquaviva agli oltre trecento studenti della secondaria di primo grado di via Trento. I circa trecento alunni dell’infanzia e della primaria di via Roma invece saranno ospitati in piazza Duomo nei locali che saranno messi a disposizione dalla Curia vescovile. Fruibili poi a partire dal prossimo anno scolastico anche gli spazi del plesso di piazza Cavour (che dispone di dieci aule attualmente impegnate dagli alunni della De Amicis) e quelli di via Barducci (dotata di sei aule)».

Marzo ha poi sottolineato che «quando queste soluzioni verranno formalizzate potremo procedere con i lavori che avranno una durata non superiore ai due anni e mezzo. Per il plesso di via Trento siamo già pronti. C’è un progetto definitivo ed è stata aggiudicata la gara del valore di oltre 2,1 milioni di euro. Prevista la demolizione del vecchio edificio e la ricostruzione, con un’attenzione particolare all’efficientamento energetico e alla sostenibilità ambientale, e anche una palestra moderna e polifunzionale. Quasi quattro milioni di euro invece sono stati stanziati per la ex Lombardo Radice. In questo caso stiamo lavorando al progetto esecutivo». «Sappiamo – ha aggiunto l’assessore alla pubblica istruzione, Enzo Battarra - che anche gli istituti scolastici di proprietà della Provincia, e lo stesso edificio ex Pavese, scontano delle difficoltà relativamente alla disponibilità di spazi ma nel nostro caso, trattandosi di una scuola media, con ragazzi di età compresa tra gli 11 e i 13 anni, residenti in aree non lontane dal plesso, c’è una esigenza di prossimità che di certo non ha la platea studentesca di un istituto superiore che, nel 50% dei casi, proviene da altri comuni.

Speriamo quindi che alle interlocuzioni possa seguire una soluzione che soddisfi le esigenze di tutti».

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Complessivamente ammontano a 22 milioni di euro i fondi del Pnrr, destinati all’edilizia scolastica, distribuiti tra nove plessi. Tra gli interventi c’è la realizzazione di un polo didattico in via Patturelli per una spesa complessiva di 7,5 milioni di euro, la riqualificazione dell’asilo nido di viale Cappiello per un ammontare di 1,7 milioni di euro, la nuova mensa per la primaria “Lorenzini” di via G.M.Bosco per circa 700 mila euro, e il restyling dell’ex orfanotrofio di via Sant’Antonio che potrà ospitare nuove aule per gli studenti della media “Giannone”.

Riflettori accesi nel question time di ieri anche su viabilità, piste ciclabili, caditoie e rifacimento dei manti stradali. In particolare il consigliere di Fi, Donato Aspromonte, ha chiesto di inserire via Giardini reali e via Papa tra le strade beneficiarie degli interventi di pulizia dei tombini. Il consigliere di Fdi, Pasquale Napoletano, ha chiesto lumi sulle pessime condizioni in cui versano alcune strade che erano state riqualificate da poco come via per San Leucio, via Tescione, via Patturelli e via Marchesiello. Il consigliere di Caserta Decide, Raffaele Giovine, ha interrogato l’assessore sul mancato rifacimento dell’asfalto in via Mascagni. Alle numerose richieste Marzo ha risposto precisando che «in molti casi è stata la carenza di fondi a rendere impossibile degli interventi immediati ma che, a breve, con l’aggiudicazione dell’accordo quadro triennale sulle manutenzioni, il territorio potrà finalmente beneficiare di un’attenzione continua e costante».

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