Un documentario per raccontare una pagina triste e finora oscura di storia familiare, ma soprattutto per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla sindrome di Stargardt che rende chi ne soffre "clinicamente cieco": questo il destino di James Owen, figlio del Pallone d'Oro Michael Owen, già centravanti di Liverpool, Real e Manchester United, Inghilterra.
«Se potessi gli darei i miei occhi»
L'ex attaccante della nazionale inglese ha deciso di raccontare davanti alle telecamere la malattia alla retina, ancora incurabile, con la quale suo figlio è costretto a convinvere da quando aveva otto anni, e che lo ha portato ad una grave ipovisione. «Se potessi gli donerei i miei occhi - ha dichiarato Owen -.
Owen ha anche ammesso di avere poca voglia di parlare in pubblico della patologia del figlio. «Quando mi chiedono se sia bravo nel giocare a calcio, rispondo che odia il pallone. Ho inventato decine di scuse nel corso degli anni per non affrontare l'argomento, che trovo noioso. Andiamo a letto ogni notte pregando che venga scoperta una terapia, ma preferisco concentrarmi sugli aspetti positivi, come quando devo fare il tassista per lui, e ne sono felice. Ci tiene vicini».