«All'inizio le infermiere sono arrivate piangendo e mi hanno abbracciata. Io ho detto a Mauro: "Sto per morire e non me lo dicono"», inizia così il toccante racconto di Wanda Nara, che in una tv argentina ha rivelato i dettagli della grave malattia del sangue (si parla di leucemia) che l'ha colpita. Tutto è cominciato circa un mese fa, quando la showgirl si è recata in ospedale per dei semplice esami di routine. I medici però hanno scoperto dei valori anomali nel sangue che hanno portato poi a una diagnosi che non è stata ancora rivelata da Nara, ma che in Argentina sono tutti sicuri sia leucemia. Nei giorni scorsi Wanda è sbarcata a Istanbul insieme al marito Icardi, acquistato a titolo definitivo dal Galatasaray per 10 milioni di euro, e appena atterrata ha trovato una piacevole sorpresa: uno striscione dei tifosi giallorossi che recitava "Wanda Nara, guarisci presto".
Wanda Nara e la malattia
Un augurio che è stato prontamente postato nelle stories della modella, che però ha rivelato di non essere ancora riuscita a elaborare quanto le stia succedendo: «Sono ancora sotto shock, cerco di metabolizzarlo. È stata dura perché nessuno mi ha detto niente. Non hanno confermato la diagnosi e l'ho saputo in tv. Ho fatto cinque esami e i medici non mi hanno dato una diagnosi finché non fosse arrivato il risultato della biopsia. Nel mio caso, è stato solo giovedì scorso».
«Mauro voleva lasciare il calcio»
Quel momento ha scosso non solo Wanda, ma la sua intera famiglia: «Sono andata nel panico perché non sapevo cosa stesse succedendo. I medici avevano dei sospetti, ma potevano essere sei malattie diverse, per questo non mi hanno detto niente. Mauro voleva lasciare la sua carriera, mia sorella Zaira è tornata dalle vacanze, mia madre era sdraiata per terra, i miei figli piangevano per quello che avevano sentito. Sono diventata forte, ma tutto è crollato».
La diagnosi
Nara ha ricevuto la diagnosi in un ospedale di Buenos Aires, un centro specializzato in malattie ematologiche, dove ha già iniziato le cure: «Sono 15 anni che vedo lo stesso medico a Milano e all'improvviso, dal nulla, ho dovuto cercare qualcuno in Argentina.