Non si placano le tensioni nel Pacifico con lo scontro tra Cina e Taiwan e il ruolo degli Stati Uniti. L'amministrazione Biden ha infatti approvato la vendita di armamenti a Taiwan per oltre 1,1 miliardi di dollari. Un pacchetto che, riporta la Cnn, comprende fino a 60 missili antinave e fino a 100 missili aria-aria. Si tratta di una decisione che rischia di infiammare ulteriormente le tensioni tra Washington e Pechino, che considera Taiwan - di fatto indipendente - «parte inalienabile» del territorio cinese.
Taiwan ringrazia gli Usa: ecco gli armamenti
Gratitudine agli Usa dal ministero della Difesa di Taiwan, che vuole rafforzare la difesa aerea e la sicurezza marittima di fronte alla strategia della Cina della cosiddetta «zona grigia», il ricorso a tattiche che sfidano lo status quo senza innescare un'escalation che porti a un conflitto aperto.
La furia della Cina: prenderemo contromisure
«La Cina adotterà in modo risoluto le contromisure legittime e necessarie alla luce degli sviluppi della situazione». Si è espresso così Liu Pengyu, portavoce dell'ambasciata cinese a Washington dopo che l'amministrazione Biden ha annunciato la vendita di armamenti a Taiwan per 1,1 miliardi di dollari, una decisione su cui il gigante asiatico vorrebbe che gli Usa facessero marcia indietro. «Taiwan è parte inalienabile del territorio cinese - ha insistito in una dichiarazione diffusa via Twitter - Gli Stati Uniti sono responsabili di interferenze negli affari interni della Cina e pregiudicano la sovranità e gli interessi di sicurezza della Cina vendendo armi alla regione di Taiwan. Tutto questo va contro il diritto internazionale e i principi alla base delle relazioni internazionali, viola il principio di 'una sola Cinà e le disposizioni dei tre Comunicati congiunti Cina-Usa» oltre a «mandare segnali sbagliati alle forze separatiste per l' 'indipendenza di Taiwan'». La vendita di armi a Taiwan, si legge ancora, «mette gravemente a rischio le relazioni tra Cina e Usa e la pace e la stabilità nello Stretto di Taiwan». La Cina «chiede agli Stati Uniti di rispettare gli impegni», di «porre fine alla vendita di armamenti e ai contatti militari con Taiwan», di fare «immediatamente» marcia indietro sulla vendita di armi all'isola.