Asl Napoli 2 Nord, assistenza psichiatrica: ispezioni dei Nas sulle esternalizzazioni ai privati

Ad indagare è la Procura di Napoli sulla base di un esposto presentato nei mesi scorsi dal Difensore civico della Campania

Asl Napoli 2
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di Ettore Mautone
Martedì 2 Maggio 2023, 08:10 - Ultimo agg. 16:15
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Asl Napoli 2 nord, assistenza ai pazienti psichiatrici: sono scattate nei giorni scorsi Ispezioni dei Nas per verificare i requisiti di qualità e le caratteristiche strutturali, strumentali e di personale di alcuni centri che operano in convenzione con la Asl sulla base di gare e appalti risalenti ad anni addietro ma fuori  dal percorso degli accreditamenti istituzionali.

Ad indagare è la Procura di Napoli sulla base di un esposto presentato nei mesi scorsi dal Difensore civico della Campania. Nel mirino le esternalizzazioni e i bandi di gara della Asl che risalgono nel tempo, attivate prima che nell’agosto scorso si insediasse la nuova direzione generale dell’azienda sanitaria. La Asl è ricorsa alle forniture di beni e servizi per fronteggiare il fabbisogno assistenziale: le indagini sono relative al mancato rispetto degli accreditamenti disciplinati per legge, unico titolo per operare in nome e per conto del Servizio sanitario nazionale.

Un’istruttoria partita da molteplici segnalazioni giunte nel corso del 2022 al Difensore civico della Campania, inviate a più riprese da parte di soggetti legittimamente accreditati. Fari puntati sul settore dell’assistenza Psichiatrica: solo i centri legittimamente titolari del titolo di accreditati possono erogare sulla scorta di precisi requisiti strutturali, strumentali e di personale e successivi accordi contrattuali tra le Asl e le strutture su cui la Asl è tenuta a vigilare.  

«Ogni altra modalità di esternalizzazione del servizio è da ritenersi non conforme alle leggi – spiegano le fonti - bandi e gare di appalto sebbene attivati per rispondere a un’emergenza non possono diventare la modalità erogativa standard.

Se c’era carenza di posti letto e di strutture queste andavano reclutate attraverso i processi di accreditamento in base al dettato delle norme che disciplinano tutte le attività erogate da privati in nome e per conto del Servizio sanitario nazionale e regionale. Ogni altro percorso non risponde alle inderogabili esigenze di programmazione regionale né allo stringente rispetto dei requisiti autorizzativi alla realizzazione e all’esercizio dell’attività sanitaria e soprattutto ai requisiti ulteriori di qualità disciplinati in Campania in base al dettato di atti regionali emanati nel 2001 (Delibere di giunta regionale 7301 e 3958del 2001) e alle successive leggi che, su scala nazionale e regionale, regolano l’assistenza dei privati accreditati».

Strada sbarrata, insomma, norme e leggi alla mano, alle cooperative e ad altri soggetti privati quando collocati fuori dall'alveo degli accreditamenti istituzionali. Da qui l'atto di "invito a cessare" inviato dal Difensore civico alla Asl Napoli 2 nord nei mesi scorsi. La Procura della Repubblica ha deciso evidentemente di vederci chiaro dopo due richieste di chiarimenti e solleciti risalenti al luglio e settembre del 2022 inviati dall'avvocato e difensore civico Giuseppe Fortunato. A novembre scorso il direttore del dipartimento della Salute mentale della Asl gli aveva risposto che "è prassi consolidata soddisfare il fabbisogno assistenziale di riabilitazione per disabili, non coperto dalle strutture accreditate e accreditabili, attraverso l'affidamento in gestione di tali servizi a società aggiudicatarie di appalti pubblici messi in gara dalle varie Asl". Una necessità dunque dettata dall’emergenza ma poi diventata una modalità consolidata di erogazione delle prestazioni rese da soggetti privati per conto della Asl. 

«Tali prestazioni non sono accessorie ma principali e pertanto palesemente non esternalizzabili come ha stabilito il Consiglio di Stato, sezione terza 1252 del 2021" – aveva replicato il Difensore civico - accreditamenti e autorizzazioni sono gli unici strumenti – avverte quest’ultimo - per le imprescindibili garanzie di affidabilità, idoneità, sicurezza e appropriatezza", precisando che "l'affidamento di servizi sanitari con gare e appalti è diventata ormai una formula strutturale ma non legata a una imprevedibile emergenza». 

«Il difensore civico non ha chiesto di limitare l'assistenza ma di erogarla insomma in forme lecite, idonee e affidabili a censura del modello adottato dalla Asl Napoli 2 negli anni scorsi, a quanto ci risulta in maniera sistematica e oltre le contingenti emergenze» aggiunge Santolo Lanzaro presidente della Commissione consultiva permanente di Aspat per la branca Salute mentale, che come associazione di categoria aveva fatto presente prima di altri al Difensore civico della Campania l’anomalia. "Aver annoverato a giugno del 2022 strutture non accreditate e in taluni casi non autorizzate, quali presidi sanitari pubblici non può essere accettato».

Il difensore civico aveva invitato dunque a «provvedere tempestivamente per sanare questa anomalia riaffidando a strutture accreditate e autorizzate l'assistenza per i pazienti disabili psichici in regime residenziale e semiresidenziale». 

Attualmente, l'Asl Napoli 2 Nord assiste in regime di residenzialità circa 60 pazienti psichiatrici tramite il sistema delle esternalizzazioni a strutture non accreditate. Le strutture interessate sono ubicate nei Comuni di Arzano (40 posti letto), Barano d'Ischia 10 posti letto) e Mugnano di Napoli (10 posti letto). I pazienti spaziano da quelli affetti da disturbi schizofrenici a quelli con disturbi dello spettro psicotico e poi sindromi affettive gravi, disturbi della personalità con gravi compromissioni del funzionamento personale e sociale. «La soluzione da percorrere a nostro avviso - conclude Santolo Lanzaro - non può che risiedere nella sostituzione delle attuali prassi di esternalizzazione, palesemente non rispondenti alle leggi, attraverso la implementazione di una reale ed effettiva offerta autenticamente pubblica e privata e istituzionalmente accreditata come previsto dalle norme sulla base di una ricognizione accurata dell'offerta effettivamente abilitata e l'aggiornamento del fabbisogno da soddisfare». 

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