Caivano, il ministro Piantedosi torna a Napoli: venerdì nuovo comitato per l'ordine pubblico

Rafforzati gli organici di polizia, carabinieri e guardia di finanza dopo la stesa di questa notte

Caivano blindata dopo le stese
Caivano blindata dopo le stese
Lunedì 11 Settembre 2023, 19:55 - Ultimo agg. 12 Settembre, 09:57
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Nel Parco Verde di Caivano, da giorni sotto pressione delle forze dell'ordine, la camorra torna a sparare. Nella notte vengono esplosi una ventina di colpi, da due armi diverse: proiettili in aria a scopo intimidatorio o per marcare il territorio, in gergo si chiama stesa.

Don Maurizio Patriciello, il prete in prima linea e sotto scorta, denuncia l'accaduto in tempo reale sui social: «Notte di terrore, è qualcosa di inconcepibile, basterebbe poco per morire a causa di un proiettile vagante».

È la terza sparatoria a Caivano dalla visita della premier Giorgia Meloni, il 31 agosto: poche ore dopo il quarto episodio, con un'auto parcheggiata in strada che viene crivellata di colpi.

Per Patriciello «è una sfida allo Stato, i topi della camorra si sentono stanati e vogliono dimostrare di non aver paura».

Insomma, una risposta al maxiblitz dei giorni scorsi - 400 agenti impegnati - ed a tutti i segnali di attenzione per questo territorio dopo la vicenda delle due cuginette abusate dal branco.

Al Parco Verde oggi le strade sono ancora più silenziose del solito. I pochi passanti tirano dritto, non rispondono alle domande dei cronisti oppure dicono di «non aver sentito nulla».

La presenza di carabinieri e polizia è palpabile, ma malgrado gli stretti controlli raid come quelli della scorsa notte sono sempre possibili, per la loro repentinità e imprevedibilità. Uno o due malviventi a bordo di scooter, favoriti dal buio, possono riuscire a eludere la sorveglianza e seminare il panico. Una realtà cui don Patriciello però non si rassegna: «Caivano è Italia, è Europa, ed è una vergogna che possano accadere cose del genere. Chiediamo solo di difendere il diritto a una vita normale».

 

Gli organici di polizia, carabinieri e guardia di finanza, già incrementati, aumenteranno ulteriormente, annuncia il Viminale. Per il comando compagnia dell'Arma, istituito un anno fa, si prevede il 20% di forze in più; altri nuovi arrivi riguarderanno il commissariato di Afragola (21 agenti) e la tenenza delle Fiamme gialle di Frattamaggiore. Una volante presidierà 24 ore su 24 il Parco Verde. E venerdì, a Napoli, si terrà un nuovo comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica a cui parteciperà il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi

Imminente anche la visita della presidente della commissione Antimafia, Chiara Colosimo, che ha sentito don Patriciello per esprimergli vicinanza «dopo l'ennesima dimostrazione di arroganza mafiosa».

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Bartolomeo Perna, da 18 anni preside dell'IC3 del Parco Verde, che conta 600 alunni, non ha dubbi: gli spari sono «un avvertimento per chi vive qui, una prova di forza. Loro lo sanno che con lo Stato prima o poi perderanno. Ma alla gente, quella che vive qui, con questi spari dicono: siamo feriti ma non mortì. Insomma devono consolidare la loro presenza».

Una cosa è certa, secondo il parroco: «Gli uomini con il mitra sono scappati. Ritorneranno. È certo. Nessuno sa dire quando, ma ritorneranno».

La notte di terrore però non mina la fiducia del sacerdote nell'impegno delle istituzioni: «Dopo decenni di abbandono non è che i problemi di Caivano si possano risolvere in un giorno, con un colpo di spugna. Serve un lavoro duro e duraturo, mettendo al bando polemiche strumentali. Dobbiamo lavorare tutti insieme per garantire un futuro ai bambini di questa terra». 

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